martedì 19 novembre 2013

Historia magistra vitae ..... lo scriveva Cicerone (n. 3)

Uno dei problemi di oggi è che noi tutti ignoriamo che la storia si fa, è stata fatta nel passato, col sudore e col sangue, proprio ed altrui. Nel passato la Storia era segnata da figure che erano disposte a soffrire, a morire (o almeno a rischiare di morire) perchè i grandi cambiamenti, e spesso anche i piccoli, non arriverebbero mai se si aspettasse sempre che essi fossero “concessi da chi il potere non lo merita”.
 Oggi invece in giro non c’è nessuno spirito di sacrificio, e paradossalmente la nostra è la società con più problemi psichici della storia dell’umanità:
-stress,
-nevrosi,
-paure di ogni genere,
-incapacità relazionali,
-violenze domestiche e stalking,
-droga e alcolismo,
-e una insoddisfazione generale che colpisce quasi tutti, dal milionario che non sa come spendere la sua esistenza perchè ha già tutto al precario che non si sente padrone della sua vita perchè non sa se domani avrà ancora un lavoro.
Il paradosso sta nel fatto che se la gente è così infelice e insoddisfatta perchè non si dà da fare per cambiare le cose?

Ci piace ricordarlo:
La concezione della storia maestra di vita si basa sull’idea che conoscendo gli errori passati sia possibile non ripeterli in futuro, ed anche trarre dei generali insegnamenti morali su come ci si deve comportare alla luce degli errori del passato come anche delle tante cose ben realizzate.

Flash sull'anno 1900
15 febbraio 1900 - Viene formato il governo Zanardelli (sinistra liberale), primo governo che in Italia ottenne l'appoggio esterno (voto di astensione)  dei socialisti. Giolitti, leader della sinistra liberale, diviene ministro degli Interni.
Comincia, dopo così i governi reazionari di Pelloux, il periodo giolittiano durante il quale in Italia verranno impostate importanti riforme: l'Italietta di fine Ottocento comincia a mettersi al passo con in grandi paesi europei:
-decollo industriale,
-tutela del lavoro femminile e dei minori
-creazione della cassa per la vecchiaia ed invalidità dei lavoratori,
-municipalizzazione dei servizi locali di interesse pubblico (fu definita "socialismo municipale"),
-primi tentativi malriusciti di riforma tributaria per rendere più equo il sistema
-istituzione del diritto di voto universale (e non più su base censuaria)
 
Nulla accadde durante questo periodo che si chiuse -con vari governi guidati direttamente da Giolitti- attorno al 1912/13 nel Meridione latifondista. Qui le condizioni verosimilmente peggiorarono in quanto il movimento socialista, al contrario del Nord, era fragile ed avversato spesso con ferocia e violenza perché metteva in discussione l'assetto millenario della società subordinata al potere economico e politico delle classi dirigenti.
 
26 giugno 1900 - Membri della società segreta, nazionalista e xenofoba dei "Boxer" assediano il quartiere delle ambasciate, a Pechino.  In agosto giunge un corpo di spedizione  allestito dalle grandi potenze mondiali (occidentali) per placare la rivolta.
 
La Cina di oggi ha compreso e sa leggere la Storia. Questo paese -sulla carta comunista, ma con un ritmo annuo di crescita del numero dei miliardari senza pari- oggi non teme il mondo esterno, anzi. E' aperto alla globalizzazione e ne beneficia più di qualsiasi altro paese al mondo; oggi i prodotti cinesi invadono tutto il mondo e assicurano ritmi di crescita al PIL a due cifre.
Certo, molte altre cose la classe dirigente cinese deve ancora apprendere dal resto del mondo, in materia di diritti civili soprattutto.
 
Dicembre 1900 -
Sigmund Freud divulga il suo lavoro di ricerca psicanalitica, pubblicando il libro intitolato "L'Interpretazione dei sogni".
Un lavoro epocale. E' una delle opere che sta alla base degli ulteriori sviluppi del pensiero del fondatore della psicoanalisi e segna il passaggio del metodo psicoanalitico, per accedere ai contenuti inconsci della psiche, dalla semplice tecnica della libera associazione di idee al nuovo metodo che privilegia direttamente l'attività onirica, che  nullifica o almeno limita considerevolmente l'attività censoria della ragione. E' l'inizio della disinibizione dell'essere umano.
 

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