giovedì 28 novembre 2013
Chiude Berlusconi e continua piu' prospero che mai il berlusconismo
Berlusconi e' uscito dal Parlamento (fu eletto alla Camera dei Deputati nel marzo 1994). Ieri pomeriggio il Senato ha approvato la decadenza del leader di Forza Italia, gia' condannato il 1º agosto 2013 a quattro anni di reclusione per frode fiscale con sentenza passata in giudicato nel cosiddetto “processo Mediaset”.
”Noi non ci ritireremo” ha assicurato il Cavaliere ai sostenitori radunati di fronte a Palazzo Grazioli preannunciando che non farà alcun passo indietro.
In molti ci auguriamo che non mantenga la promessa e che non prosegua il degrado morale e civile del Paese, insieme ai suoi accoliti, falchi e colombe che nella sostanza pari sono.
Dove sta la sua inaffidabilita' etico-politica ? Nel forte conflitto di interessi mai rimosso e nel potere economico e mediatico per nulla mai scalfito.
Barbara Spinelli su “Repubblica” scrive: “…Il berlusconismo resta innanzitutto come dispositivo del presente. Anche decaduto, assegnato ai servizi sociali, il leader di Forza Italia disporrà di due armi insalubri e temibili: un apparato mediatico immutato, e gli enormi mezzi finanziari. Tanto più mostruosi in tempi di magra. Assente in Senato, parlerà con video trasmessi a reti unificate…".
Cosa e' infatti stato il berlusconismo ? un sistema di potere, immorale e illegale, che ha prodotto una regressione politica e culturale senza precedenti. Esso non decade con Berlusconi perché è la pesantissima eredità di questi venti anni: un processo degenerativo del tessuto democratico profondamente innervato nel codice genetico della politica che, in assenza di un sussulto civile (di cui nulla si intravede) sopravvivera' alla fine di Berlusconi. Il berlusconismo non riguatda infatti il centro-destra, bensi' l'intero schieramento politico italiano; Pd in prima fila.
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