lunedì 30 settembre 2013

L'Italia per venti anni condizionata da un uomo che ha posto in primo piano gli affari suoi (personali)

"L'Italia di Berlusconi finirà male, malissimo nella vergogna e nella
corruzione. E sarà stato inutile avere ragione"
Indro Montanelli - 1994
 
E' facile oggi scaricare ogni responsabilità sulle condizioni del nostro Paese su Silvio Berlusconi. Oggi pure i cani ed i gatti hanno capito di che pasta è fatto il "caimano".
L'Osservatore Romano oggi scrive "Una crisi che appare irresponsabile provocare per le ricadute sulla credibilità della classe politica".
Segno -finalmente- che anche in Vaticano si sono accorti che il personaggio sta condizionando attraverso le sue vicende giudiziarie la vita del suo partito (cosa che a noi ben poco interessa) ma soprattutto la vita del Paese intero.
Il Vaticano (usando questo termine ci riferiamo alla Curia, ai Bertone, ai Fisichella e a tanti altri) ha avuto bisogno di venti anni di tempo per capire chi è Berlusconi ?
Finora il Vaticano (ossia la Curia) si è fatto usare, ha usato, ha fatto votare, ha promosso un personaggio che definire "irresponsabile" è poco e adesso finalmente ci fa sapere che il soggetto è quello che è.
 
Berlusconi per venti anni ha fatto il bello ed il cattivo tempo, ha devastato la pubblica amministrazione, le aziende pubbliche dove ancora oggi prosperano i parassiti berlusconiani, e gli italiani (su cui ricade la responsabilità vera sulle condizioni del Paese) esultavano, votavano, e godevano nel vedere cacciati via dalla Pubblica Amministrazione, dalle Aziende Pubbliche, le persone oneste, corrette che non si piegavano alle logiche scellerate.
No, se oggi lo stato del Paese è tanto somigliante a quello della Grecia -con la Troika pronta a dettare il menù delle cose da fare-   la colpa non è di quell'ometto di cui già ai primi degli anni novanta del Novecento un "conservatore" illuminato come Indro Montanelli pubblicava vita-morte-miracoli, bensì degli I-t-a-l-i-a-n-i che alle persone serie ed oneste hanno sempre preferito gli show-men.
Oggi è comodo riversare su Berlusconi le responsabilità che invece sono della maggioranza degli italiani.

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