giovedì 26 settembre 2013

L'economia del paese affonda ed i politicanti giocano: la "legge non deve essere uguale per tutti". Letta potrebbe dimettersi

ENRICO LETTA, premier
""La positività di questi giorni è stata influenzata da quello che è successo ieri. Quello che è successo è una umiliazione, non mia personale, ma dell'Italia" 
"Ho comprensione del disagio sul futuro del Pdl ma non condivido le parole espresse che sono fuori luogo. Non c'è alcun colpo di stato in corso. Lo stato di diritto è in corso"
"E' assolutamente necessario - dice Letta - arrivare a un chiarimento che ritengo essenziale. Un chiarimento che deve esserci nel governo e in parlamento".
"Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità".
"Io penso che sia assolutamente comprensibile che ci sia un momento di profondo disagio e di profonda riflessione interna nel Pdl, perchè un partito nato e cresciuto attorno a una leadership oggi si interroga e si arrovella sul suo futuro. E' un ragionamento oggettivo e umano. Ma continuo a ritenere che bisogna tenere separato il governo dalla vicenda che interessa Berlusconi. Da un 'muoia sansone con tutti i filistei' non ha da guadagnare nessuno: non il Pdl",

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