lunedì 16 settembre 2013

Ancora ad oggi non sappiamo che fine farà l'Imu (rata di dicembre). Il Consiglio Comunale neo eletto di Contessa Entellina intanto discute e punta allo scontro

Al Comune, a tre mesi abbondanti dalle elezioni, pare che la situazione sia un po' confusa e probabilmente preoccupante. Il punto è che il risultato elettorale è stato, per alcuni, per molti, imprevedibile e da qui l'eccesso di interrogazioni e mozioni presentate dalla minoranza nell'ultima seduta.
Non che a Contessa Entellina manchino le occasioni per "interrogare" e per esigere una linea politica-amministrativa decisa e risoluta su molti punti.
Il problema è -ovviamente dal nostro modesto punto di vista- che si interroga e si vorrebbe un cambio di rotta su aspetti marginali della vita socio-economica del paese piuttosto che intraprendere una azione collettiva sul dramma "emigrazione", sul dramma "disoccupazione", sul dramma "emarginazione dalle scelte di mamma regione".
La seduta consiliare recente si è, fra l'altro, intrattenuto:
1) sulle asserzioni su un social network di un assessore in merito alle condizioni delle attrezzature informatiche del Comune ed ha  richiesto di trasmettere le carte alla Regione, come se non sapessimo tutti, cani e gatti, che gli assessorati regionali non godono di nessuna gerarchia sull'autonomia -sancita costituzionalmente- di ciascun ente locale. E' da un po' di anni che il Comune dispone di autonomia politico-amministrativa, infatti. 
2) sulla vicenda di individuare un tecnico laureato che possa dare orientamento ai Servizi urbanistici e territoriali dell'Ente.
La minoranza ha fatto propri i punti di vista della Ragioneria e la maggioranza ha fatto propri i punti di vista dell'Amministrazione. Non c'è stato nessun tentativo di fotografare la normativa e soprattutto lo stato dei conti del Comune, né si è tentato di capire se esiste o meno un modo ottimale per perseguire gli interessi della Comunità.
Il Sindaco ha interpretato nel documento presentato dalla minoranza la "scrittura" che esprimeva la volontà della Ragioneria a cui non ha lesinato pesanti giudizi, la minoranza a fronte della propria "mozione" che puntava sugli argomenti tecnico-finanziari ha invece mostrato di non saper molto marciare su quei sentieri ed ha diluito il dibattito su sentieri collaterali.
Ps.-
La vicenda, a graduatoria compilata, mostra di dover avere un ulteriore seguito in quanto il Sindaco ha contestato nei giorni scorsi ed in un certo senso messo da parte la determina del funzionario estensore della graduatoria (attualmente assente dal posto di lavoro per malattia) ed ha con un proprio atto amministrativo ridefinito l'ordine in essa riportato ed ha inoltre assegnato(cosi viene detto) i reclami pervenuti ad altro funzionario. 
3) sul regolamento per trasmettere in streaming le sedute consiliari.
La vicenda ha -sempre dal nostro modesto ed possibilmente incompetente parere- delle stranezze.
In una società che vorrebbe essere liberale si è discusso di "trasparenza condizionata", nel senso che il regolamento, quello in esame presentato dalla minoranza o qualsiasi altro, avrebbe dovuto affrontare dettagli, modalità ed autorizzazioni. 
Lo schema in esame -in buona sostanza- era vecchio di decenni, tanto è vero che per trattare di trasparenza si atteneva al d.lgs 241/1990. Roba davvero di altri tempi; come se si avesse timore o riserve che chiunque possa, se lo voglia, riprendere i lavori del Consiglio e ne possa fare l'uso che gli aggrada, compresa l'opera di critica sui contenuti in dibattito.
La trattazione si è conclusa nel nulla.
 
Sicuramente non siamo stati oggettivi nel riportare questo spaccato della seduta, ma questo -piaccia o non piaccia- ci siamo sentiti di scrivere.

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