domenica 22 settembre 2013

1700 anni fà il Cristianesimo divenne religione ammessa nell'Impero Romano

L'anno 313 è quello dell'editto di Milano. L'Imperatore romano Costantino (divenuto per questa ragione Costantino il Grande) concesse a tutte le religioni del vasto impero la libertà di culto.
Il documento qui riportato contiene il punto di vista di Costantino sulla decisione da lui assunta congiuntamente al co-imperatore Licinio.
“...Quando noi, Costantino Augusto e Licinio Augusto, felicemente ci incontrammo nei pressi di Milano e discutemmo di tutto ciò che attiene al bene pubblico e alla pubblica sicurezza, questo era quello che ci sembrava di maggior giovamento alla popolazione, soprattutto che si dovessero regolare le cose concernenti il culto della divinità, e di concedere anche ai cristiani, come a tutti, la libertà di seguire la religione preferita, affinché qualsivoglia sia la divinità celeste possa esser benevola e propizia  nei nostri confronti e in quelli di tutti i nostri sudditi.
Ritenemmo pertanto con questa salutare decisione e corretto giudizio, che non si debba vietare a chicchessia la libera facoltà di aderire, vuoi alla fede dei cristiani, vuoi a quella religione che ciascheduno reputi la più adatta a se stesso. Così che la somma divinità, il cui culto osserviamo in piena libertà, possa darci completamente il suo favore e la sua benevolenza.
Perciò è opportuno che si sappia..., cosicché, abolite del tutto le precedenti disposizioni imperiali concernenti i cristiani, ora, invece, in assoluta tranquillità, tutti coloro che vogliano osservare la religione cristiana possano farlo senza alcun timore o pericolo di molestie...”.
 
ciacProprio nella giornata di oggi si apre a Roma un Congresso (dal 22 al 28 settembre) organizzato dal Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana sul tema “Costantino e i Costantinidi: l’innovazione costantiniana, le sue radici e i suoi sviluppi” che si inserisce nelle numerose celebrazioni del XVII centenario del cosiddetto “Editto di Milano”.
Nel 313 finalmente i cristiani poterono liberamente manifestare la loro fede, ma la Storia mostrerà da quella data a pochi decenni dopo ... sotto l'imperatore Teodosio come sia facile (nella logica degli uomini) che i perseguitati di un tempo possono divenire i persecutori di altre credenze: i pagani, gli eretici, gli islamici, e molti altri.
Teodosio, il 27 febbraio del 380, emanò infatti quello che diventerà l'editto di Tessaloneica con cui la "libertà di culto" di Costantino diventerà l'obbligo di culto:
«Vogliamo che tutte le nazioni che sono sotto nostro dominio, grazie alla nostra carità, rimangano fedeli a questa religione, che è stata trasmessa da Dio a Pietro apostolo, e che egli ha trasmesso personalmente ai Romani, e che ovviamente (questa religione) è mantenuta dal Papa Damaso e da Pietro, vescovo di Alessandria, persona con la santità apostolica; cioè dobbiamo credere conformemente con l'insegnamento apostolico e del Vangelo nell’unità della natura divina di Padre, Figlio e Spirito Santo, che sono uguali nella maestà e nella Santa Trinità.
Ordiniamo che il nome di Cristiani Cattolici avranno coloro i quali non violino le affermazioni di questa legge. Gli altri li consideriamo come persone senza intelletto e ordiniamo di condannarli alla pena dell’infamia come eretici, e alle loro riunioni non attribuiremo il nome di chiesa; costoro devono essere condannati dalla vendetta divina prima, e poi dalle nostre pene, alle quali siamo stati autorizzati dal Giudice Celeste.»
Ci vorranno parecchi secoli e parecchi "roghi" perché in Occidente la libertà religiosa torni ad essere  tutelata dalla maggior parte degli Stati moderni attraverso le proprie Costituzioni e, in sede internazionale, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata all'ONU nel 1948.
 
Costantino, imperatore dal 306 al 337 della nostra era -specialmente nei paesi ortodossi- resta ancora oggi Costantino il Grande e nonostante abbia chiesto il battesimo in punto di morte  è ritenuto santo, «simile agli apostoli».
Per la tradizione cristiana resta quindi un uomo eccezionale che cambiò il corso degli eventi, anche perché a lui si deve la convocazione del concilio di Nicea nel 325, il primo ecumenico, che presiedette a dimostrazione che nel IV secolo il Papa di Roma non era quel Papa che invece diventerà tale nel secondo millennio.
Per altri Costantino diventò, o assomiglia, a un mito; ovvero a quelle figure che sanno influenzare idee e tendenze al di là delle interpretazioni, della stessa verità storica.
Costantino è ricordato inoltre dagli storici come il fondatore di Costantinopoli, oggi Istanbul, allorché decise di spostare la capitale dell’impero e fece perdere il ruolo che Roma assolveva da secoli. Al suo nome è pure legata la celebre Donazione che giustificò per secoli il potere temporale della Chiesa e denunciata come falsa parecchi secoli dopo da Lorenzo Valla, nel 1440.
 
 

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