sabato 31 agosto 2013

Contessa Entellina. Domani nell'aula consiliare "Francesco Di Martino" convegno sull'iconografia

Le icone, per un occhio non allenato, sembrano tutte uguali; tutte sullo stesso stile, tutte ferme ad una cultura ripetitiva.
Nonostante ciò cominciano ad entrare, alla grande, in tutte le case, in tutte le famiglie.
 
Viviamo nella società dell'immagine e l'icona cristiana rispetto alle immagini che ogni giorno ci passano sotto gli occhi è sicuramente una provocazione. Rispetto alle immagini a flusso continuo che la società odierna ci offre l'Icona cristiana ci dà, appunto provocatoriamente, l'immagine dell'eternità, o se vogliamo dell'intramontabilità.
 
L'immagine della società odierna (che può essere quella offertaci dalla tv, da internet, dell'arredo che ci circonda ...) ci offre i riflessi multicolori del tempo che scorre, ora con meraviglie raggiunte dall'uomo ed ora con miserie pure esse raggiunte dall'uomo. L'Icona cristiana di contro punta a trasmettere, sia pure in forma allusiva, il mondo definitivo della risurrezione, del mondo nuovo.
Il mondo delle immagini oggi correnti ci illude e ci sfugge, perché non è reale, esso non è in ogni caso per tutti.
Il mondo delle Icone cristiane ci parla di un mondo inafferrabile, ma non per questo irreale. Un mondo di oro diffuso di cui viene offerto a tutti di rivestirci, solo se sappiamo aprire gli occhi e saper leggere il Tutto.
Quel mondo, quel regno, è molto più vicino di quanto ciascuno di noi possa pensare.

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