sabato 23 febbraio 2013

Speriamo che la Terza Repubblica sia migliore della Prima e della Seconda

Non è affatto difficile capire perché il grillismo cresce.
Non esiste persona che non abbia una gran voglia di dire peste e corna del governo, dei partiti ladroni che hanno arruolato i soggetti più malavitosi che ci siano in giro e a tutti hanno assegnato un ente, un incarico dove scorrono i milioni di euro che la gente ha pagato, convinta che pagando le tasse queste finissero in mano a “statisti”, a persone di alto rigore e moralità nell'interesse del paese. 
Grillo non è altro che il megafono della consapevolezza della gente finita in mano a degli incompetenti nel migliore dei casi e a dei malviventi nel pegggiore dei casi.
Non passa giornata che non si scopra come il politicante “ignorantissimo” e al contempo “mascalzonissimo” appartenente alla triade PDL-PD-UDC non abbia fatto sparire con artifici vari milioni di euro, quando non si parla addirittura di miliardi di euro (vedi il caso Montepaschi).
L'attuale classe politica é la peggiore che Dio ci possa dare. Venti anni fa si parlò male di Craxi, lo si mandò a casa a suon di monetine, e lo si fece morire in esilio. Si pensò che liberati dalla corrotta classe dirigente della prima Repubblica, si sarebbe passati a una migliore Repubblica, che fu battezzata seconda Repubblica. I fatti smentirono le speranze, e la classe politica che governò dopo di Craxi si è ormai dimostrata ampiamente più corrotta della precedente.
Ed inoltre per mille aspetti la classe dirigente della seconda repubblica si è rivelata di gran lunga meno efficace, molto più ignorate e di corta visione, di quella precedente.
Berlusconi in questi anni è sceso in campo con la sua squadra di governo. Per la prima volta la compagine governativa fu chiamata squadra, mutuando il termine dal gergo calcistico. Ma il cambio del nome non bastò a cambiare la sostanza del soggetto o dell'oggetto. I governi che si sono susseguiti sono stati tutti ostaggi del parlamento. Vergognosamente e senza alcun pudore 945 scilipodi hanno sempre voluto qualcosa, come a dire: se voto il provvedimento a me, ai miei clienti, cosa ne viene ?
Nessun paese dell’Occidente dà da mangiare ad un parlamento così pletorico e con potere ricattatorio come quello italiano.
Nel mondo globalizzato servono decisioni pronte e efficaci che solo un ristretto numero di persone può prendere ( il governo) o a volte una sola (il presidente del Consiglio). I Parlamenti, specialmente quando esiste una articolazione istituzionale così diffusa come da noi (regioni, province, comuni, circoscrizioni, enti e posti di ruberie a non finire) è sufficiente che abbiano 100 o 150 componenti, e non 945 scilipodi.
In questo contesto, I governi di centro destra e quelli di centro sinistra, e lo stesso governo tecnico ancora per pochi giorni, hanno svolto male, come peggio non si potrebbe, la loro funzione, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Nessun ente può essere eliminato, al fine di ridurre gli sprechi della spesa pubblica, meglio comprensibile come parassitismo, perché contrariamente spunta fuori uno squilibrio nella quadra dei “mascalzoni” imboscati su designazione ora del PDL, ora del PD ed ora dell’UDC. Tutta gente inconcludente; la gente seria infatti non si lascia coinvolgere nei contesti di spreco e parassitismo pubblico.
  
Il fatto che l'attuale situazione dissestata dello Stato italiano sia da una parte politica addebitata all'altra e viceversa, é l'apparenza della politica politicante. Solo gli stupidi possono cadere nella trappola che mostra Bersani dire peste e corna di Berlusconi e Berlusconi dire peste e corna di Bersani, Casini, Fini ed altri parassiti, che i giornali chiamano "casta".
La sostanza, per chi la vuole veramente leggere, é che tutti i partiti e i loro leaders, (leader ? per la verità dà il senso di uomo serio), hanno contribuito a mantenere il vecchio assetto istituzionale, temendo, chi più e chi meno, che il nuovo avrebbe potuto scardinare vecchie rendite di posizione, mangiatoie e parassitismo.
Da questo punto di vista avevano tutti torto. Così ragionando sono stati miopi, hanno visto il loro interesse immediato, hanno lasciato che i loro galoppini rubassero a piene mani nelle aziende a partecipazione pubbliche, negli enti strumentali, nelle banche, ovunque era possibile inventare un luogo per succhiare risorse ai danni della gente che paga le tasse, lavora, produce e crede nella democrazia.
I Berlusconi, i Casini, i Fini, i Bersani ne hanno avuto il loro tornaconto di partito, ma hanno dimenticato di guardare all'interesse generale.

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