mercoledì 13 febbraio 2013

L'assessore alla cultura vive a Ginevra (Zichichi), quello al turismo è in tounè per i prossimi tre mesi, intanto

Per la Sicilia non esiste via di uscita.
La classe dirigente oltre che inadeguata per la buona amministrazione è pure ignorantissima
Si sbriciolano e crollano, una dopo l’altra, le antiche torri delle coste siciliane per incuria, abbandono, degrado. Stessa sorte e’ toccata adesso alla Torre Toleda o Paternella, o ancora Balata per via della sua posizione nella pianura, una vera e propria “balata”, sulla costa alta, aspra e suggestiva di Terrasini, in provincia di Palermo. 
Questo tipo di torri di avvistamento costeggiano l'isola e
furono costruite per difendere le popolazioni dalle scorrerie turche e dei
pirati barbereschi.
Una testimonianza storica, significativa ai fini culturali e
turistici e però a causa  dell'ignoranza della peggiore classe dirigente del
bacino del Mediterraneo rischia di disperdersi
La responsabilità dei politicanti siciliani, quelli di ieri e quelli di
tutti i tempi, è scritta nei tenori di vita che in assoluto, tutti,
conducono. Entrarono in politica con le pezze in culo e
a distanza di decenni e/o anni hanno la villa, il
giardiniere, l'appartamento a Roma e quello ,,,
Vergogna .... ! ! !
Era una torre di deputazione, una delle superbe architetture costruite a partire dal XVI secolo lungo tutto il perimetro dell’isola e dalla loro posizione, controllavano il mare e la costa. Cio’ che rimane in piedi della Torre e’ difficile che resista ancora a lungo. Il crollo definitivo, in questo caso, e’ una questione di tempo.
La denuncia viene da SiciliAntica, che parla di “una lenta ecatombe. Un problema che investe l’intero territorio regionale: solo pochi sono i manufatti oggetto di interventi di recupero, la maggior parte di essi e’ stata consegnata di fatto all’inclemenza del tempo che passa e all’incuria piu’ totale. E mentre ci si interroga sulle difficolta’ di garantire anche alle future generazione la fruizione di queste testimonianze del passato della nostra isola, altre torri rischiano di obliarsi. Non esiste infatti un progetto complessivo volto alla salvaguardia e alla valorizzazione di queste singolari emergenze architettoniche mediante una loro rifunzionalizzazione di tipo culturale”.
Italpress
E così il malcostume viene fronteggiato in questi giorni.
Ma non è sufficente se nessuno finisce in galera
Intanto il presidente della Regione, Rosario Crocetta comunica  "Dopo le accuse dell'assessore Battiato sugli sperperi all'interno dell'assessorato, parte grande la rotazione del personale che interessa per il momento 5 dirigenti e 27 funzionari". In particolare viene azzerato il servizio Sesto, che si occupa da anni di manifestazioni ed eventi, e cambiano i dirigenti e una parte dei funzionari che curavano la rassegna Circuito del mito. "Nessuna questione personale con i singoli lavoratori, con il vicepresidente, ma il modo in cui si e' lavorato per troppi anni all'interno del turismo e' totalmente inaccettabile", afferma Crocetta. Tra le disfunzioni rilevate, il presidente elenca: "Impegni di spesa assunti senza la necessaria copertura finanziaria; eventi inseriti all' interno della programmazione europea che non possono essere certificabili poiche' non ammissibili all'interno dei fondi europei in quanto non hanno la caratteristica di rilevanza europea; diverse procedure di affidamento, spesso senza gare, dirette in nome di emergenze incomprensibili; assenza di programmazione vera".
Al Turismo, afferma Crocetta, c'era "in pratica un sistema che ha prodotto diversi buchi di bilancio negli anni, senza assicurare un livello adeguato di promozione turistica e culturale della Regione siciliana. Ci sono alcune societa', inoltre, che lavorano per la produzione di eventi, con informative antimafia atipiche, delle quali non si accorgeva nessuno. La rotazione, nella seconda fase, interessera' altre decine di lavoratori attraverso la mobilita' interna". Il presidente della Regione conferma la linea di trasparenza e di recupero di efficienza della macchina regionale e annuncia gia' che dopo il Turismo i funzionari di altri settori della pubblica amministrazione dovranno ruotare prevedendo un sistema di mobilita' complessiva che non riguardera' meno di mille persone. "La rotazione -sottolinea Crocetta- deve avvenire necessariamente in fasi diverse al fine di non bloccare macchina regionale, ma il progetto non si ferma poiche' e' necessario dare ai lavoratori, ai funzionari e ai dirigenti nuove opportunita' e sopratutto eliminare posizioni di cristallizzazione in alcuni posti chiave che sono alla base del funzionamento della macchina regionale

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