venerdì 15 febbraio 2013

Montepaschi. Bersani: Non siamo a una nuova tangentopoli

Giuseppe Mussari, il compagno che annualmente lasciava €. 99.000,oo (Novantanovemila/oo) al Partito Democratico di Siena, previo rilascio di regolare ricevuta, per quota tessera, è  arrivato oggi a mezzogiorno in procura a Siena.
Un lancio di monetine ha accompagnato il suo l'ingresso al Palazzo di Giustizia.
All'ingresso lo aspettavano una decina di contestatori
che hanno anche lanciato delle monetine in segno di protesta.
Un gruppetto  di  persone che lo aspettava davanti Palazzo di Giustizia gli ha gridato «ladri» e «delinquenti» e poco prima che  l'ex Presidente della Montepaschi varcasse il portone gli hanno lanciati contro alcuni spiccioli.
 
Mussari è stato offeso ripetutamente con parole come «ladro, buffone e delinquente» fino a quando le forze dell'ordine, intervenute, non lo hanno accompagnato all'interno del Palazzo di Giustizia. L'ex numero uno di Mps è arrivato con una macchina di grossa cilindrata scura con i due difensori Fabio Pisillo e Tullio Padovani.    
 Ciò che colpisce di questo episodio sono l'assenza di Rai3 -che non ha potuto registrato l'accaduto- e le parole di oggi di Pier Luigi Bersani: "Non siamo ad una nuova tangentopoli.
 
    Stamattina il pm di Milano Antonio Renna ha chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere di Gianluca Baldassarri, ex-capo dell'area finanza di Mps fermato giovedì 14 febbraio nell'ambito dell'inchiesta della procura di Siena sulla banca.

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