venerdì 22 febbraio 2013

Alla chiusura della campagna elettorale è ancora Grillo a tenere banco

PIER LUIGI BERASANI, candidato premier per il Centro-Sinistra
"Io non sono un uomo solo al comando, mi sono messo in gioco, ho fatto le primarie con più di tre milioni di persone, giro per strada e guardo la gente in faccia. A differenza di Grillo che urla, non scappo davanti a una domanda. Lasciamo stare: io sono figlio di un meccanico, so cosa vuol dire, non sono un miliardario...".
A preoccupare Bersani "non è l'insulto che fa a me o questa robaccia. Mi preoccupa - riferendosi ancora al fondatore del Movimento 5 Stelle - quando dice andiamo fuori dall'euro o non paghiamo i debiti perché dopo 48 ore siamo nei guai. Io non mi preoccupo degli insulti a me, quelli vanno e vengono, mi preoccupo dei figli suoi o miei".
 
MA GRILLO NON VUOLE AVERE A CHE FARE CON I GIORNALISTI ITALIANI. Eppure si vota nel Belpaese
Piazza San Giovanni è già affollata per il comizio del Movimento 5 stelle che chiude lo Tsunami Tour. Atmosfera pacifica e entusiasta si legge sul sito del Corriere della Sera tra i sostenitori che sono già radunati sotto il palco dove, alle 21, inizierà a parlare Beppe Grillo. Ma l'appuntamento con la piazza si aprirà alle 18 con diversi interventi, musica dal vivo, filmati dalla rete e testimonianze degli amministratori del Movimento 5 stelle.


Palco off-limits per la stampa italiana alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale del M5S in piazza San Giovanni.
Brutta sorpresa per i giornalisti italiani che attendevano l'accredito per il backstage del palco: l'ingresso è consentito esclusivamente ai media stranieri e a Sky Tg2


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