PRESIDENTE ARDIZZONE: Onorevoli colleghi, prima di proseguire oltre nell’ordine del giorno, permettetemi di volgere il pensiero alle vittime della Shoah.
Due giorni fa si è celebrata la giornata della memoria, in ricordo delle vittime della Shoah..Trovo doveroso soffermare la nostra attenzione sul ricordo di quell’immane tragedia ma, ancora di più, rivolgermi da questo scranno prestigioso ai nostri giovani, alle ragazze ed ai ragazzi della nostra regione.
Anche la Sicilia pagò il suo caro prezzo ed è per questa ragione che il nostro imperativo, oggi, a decenni di distanza, è quello di non minimizzare quanto accaduto, di coltivare con costanza la memoria dell’olocausto per preservarla dalla violenza di chi nega, o peggio ancora, minimizza la portata di quei tragici eventi. La Sicilia è sempre stata terra di incontro e fusione feconda tra le diverse culture, terra di scambio e di dialogo, ed è studiando e dialogando che si spuntano le armi dei rigurgiti antisemiti.
Conoscendo la storia si sconfiggono i vecchi e nuovi estremismi e non posso non rifarmi con gratitudine al pensiero del Presidente della Repubblica che proprio oggi ci ha fatto arrivare alto e chiaro il suo monito.
Non possiamo lasciare spazio all’oblio o campo aperto all’odio e al razzismo, purtroppo nella nostra società non mancano né i segnali, né gli episodi inquietanti.
Per questa ragione la guardia della politica deve restare sempre alta. Vorrei chiudere questa mia brevissima riflessione con una citazione di Elie Wiesel che spero ci spronerà ancora di più nel nostro sforzo di politici del dialogo.
“
Prendi posizione - diceva Wiesel - la neutralità favorisce sempre l’oppressore, non la vittima. Il silenzio incoraggia sempre il torturatore, non il torturato.
”.
Vi invito ad osservare un minuto di silenzio e di raccoglimento nel ricordo delle vittime della Shoah.
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