venerdì 21 dicembre 2012
Mario Monti. Gli italiani attendono di conoscere se abbia preso gusto a fare il politicante o se intenda tornare ad insegnare alla Bocconi
Tutti gli osservatori politici sono in attesa di conoscere cosa dira' Mario Monti nel discorso di fine anno agli italiani, discorso peraltro gia' fissato per domenica 23 dicembre alle ore 11,oo, in concomitanza (quasi) con l'Angelus che il Papa recitera' dalla finestra del Palazzo Apostolico. Questa coincidenza (o quasi) da taluni viene ritenuta piena di significati. A nessuno e' sfuggito in questi giorni che dal Vaticano e' partito l'ordine alle strutture cattoliche (Comunione e Liberazione, Acli, etc.) di scaricare l'appoggio finora garantito al "cattolicissimo" Silvio Berlusconi e di concorrere alla nascita, in miniatura, di una nuova Democrazia Cristiana sotto la guida di Mario Monti.
= Sull'ipotesi che Mario Monti possa candidarsi a leader dei centristi (Casini, Fini, Montezemolo ed altre figure impegnate in politica da oltre un trentennio) le reazioni nell'elettorato italiano sono piuttosto varie, nel senso che consensi e dissensi sono molto diffusi. Sul Centro politico in queste ore si stanno verosimilmente addensando tutti i politicanti dell'inconcludenza degli ultimi decenni: i Frattini, i Mastella, i Pisanu etc. etc. In pratica tutti coloro che non possiedono un mestiere (e forse nemmeno un cervello) ed intendono continuare a vivere di parassitismo (ovvero politica).
Nel Pd e' abbastanza palese la delusione sulla eventuale decisione di Mario Monti di mettersi alla testa dei Cesa, Casini etc. La delusione e' peraltro giustificata se si tiene conto che negli ultimi mesi il partito che con maggiore volonta' e maggiore sforzo (tenuto conto della base elettorale popolare) ha sostenuto il premier e' stato proprio il Pd e non di certo l'Udc di Casini-Caltagirone.
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