domenica 4 novembre 2012

Sindaci di Sicilia. L'Anci Sicilia, l'associazione dei comuni, scrive ai Prefetti. A Contessa Entellina in un baleno e senza dibattiti particolari è stata aumentata l'aliquota IMU e Crocetta promette tagli alla spesa pubblica.

Illustrissimi Signori Prefetti,
le SS.LL. conoscono la situazione insostenibile degli Enti Locali Siciliani, l’impossibilità a continuare ad assicurare il minimo dei servizi ad essi delegati ed i rischi conseguenti sul piano della tenuta sociale. La devastante somma dei tagli statali e regionali e l’esigenza, per molte Amministrazioni, di far gravare sulle comunità i consistenti aumenti delle aliquote dell’IMU e dell’IRPEF espongono i Sindaci al rischio di essere avvertiti come occhiuti gabellieri che non tengono conto delle reali condizioni economiche dei cittadini.
Alla luce di questa situazione e delle tante proteste che si stanno manifestando all’interno della Sicilia risulta assolutamente indispensabile che il Governo prenda consapevolezza di una condizione insostenibile.
Ciascuno delle SS.LL. è stato sollecitato, nelle diverse Province, da molti Sindaci che hanno trovato ascolto ed attenzione, rendendosi conto di una esasperazione che risulta dalla evidente impossibilità di continuare ad essere nelle diverse realtà locali anche i rappresentanti dello Stato oltre che gli Amministratori delle comunità locali.
L’Anci, a nome di tutti i Sindaci Siciliani, ritiene di potere contare sulla Vostra disponibilità e sulle indiscusse capacità di rappresentare al Governo nazionale l’urgenza e l’indifferibilità di provvedimenti straordinari.
Il permanere di questa situazione non consente né il mantenimento della tenuta sociale né la prosecuzione dell’esercizio del mandato sindacale.
 
Il Consiglio Comunale di Contessa Entellina nelle settimane scorse ha aumentato le aliquote IMU sulle seconde case senza battere ciglio.
Ovunque -in giro per l'isola- prima di arrivare alla decisione estrema vengono fuori radiografie sui conti dell'ente, dibattiti, convegni pubblici.
Da noi tutto costituisce "ordinaria amministrazione".
Beati noi !!
 
Il Presidente della Regione neo-eletto, ancor prima di insediarsi, comincia ad avvertire il clima pesante.
A preoccuparlo sono le pressioni delle forze politiche che lo hanno sostenuto e che si agitano in materia di "nomine" (in primis: Presidente dell'Ars e poi Assessori) ma anche le resistenze sugli "i-n-d-i-s-p-e-n-s-a-b-i-l-i"  tagli. Tagli che non piacciono agli onorevoli PD-Udc, come nel precedente governo non piacevano (e ne hanno fatto infatti pochissimi) a PD-MPA.
"O si fa come detto in campagna elettorale o ce ne andiamo tutti a casa", ha dovuto dire il nuovo presidente.

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