mercoledì 24 ottobre 2012
Sanita' Siciliana. Per il marito della Anna Finocchiaro non serviva la gara ad evidenza pubblica
L'affidamento senza gara dell’appalto per l’informatizzazione del Presidio territoriale di assistenza (Pta) di Giarre, assegnato alla Solsamb srl, società guidata da Melchiorre Fidelbo, marito del presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, ha prodotto quattro rinvii a giudizio. Tra loro il marito della Finocchiaro (senatrice del PD), il manager dell’Asp etnea Antonio Scavone, l’ex direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania Giuseppe Calaciura, e il direttore amministrativo dell’Asp Giovanni Puglisi.. I quattro devono rispondere di abuso d’ufficio e di truffa.
Al centro dell’inchiesta c’è la delibera n.1719 del 30 luglio del 2010 che ha autorizzato l’Asp di Catania a stipulare un convenzione con la Solsamb per il Ptesidio di Giarre. Una delibera per un appalto milionario -poi revocato- che, secondo l’accusa, sarebbe stata redatta “senza previo espletamento di una procedura ad evidenza pubblica e comunque in violazione del divieto di affidare incarichi di consulenza esterna”.
L’atto, sostiene la Procura, ”avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale alle Solsamb, consistito nell’affidamento diretto alla società di una prima anticipazione di 175mila euro”, somma “proveniente dalla quota del co-finanziamento Stato-Regione” previsto dalla Finanziaria del 2007. Per la Procura di Catania, il marito della Capogruppo al Senato del PD, da amministratore unico della Solsamb, concorreva in qualità di ”determinatore” o comunque di “istigatore della condotta del Calaciura e del Puglisi, predisponendo l’atto di convenzione allegato alla delibera e proponendo la stipula all’Asp di Catania”.
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