martedì 16 ottobre 2012

Regione Sicilia. Noi amiamo le "liste sporche"

Nel corso della legislatura che si e' chiusa l'Assemblea Regionale Sicilianab ha toccato il record di un terzo dei deputati indagati, 29 su 90, e senza voler infierire  sul governatore regionale Raffaele Lombardo che si è dimesso per i guai giudiziari.
IN VISTA DEL RINNOVO ELETTORALE COME SI ATTREZZA IL PDL ?
Ha varato un codice etico, ha convocano i giornalisti e detto “no” agli inquisiti per mafia e a quanti sono sotto processo per i reati contro la pubblica amministrazione. «Sarà una rivoluzione perché cominciamo a parlare per primi di “incandidabilità».
IN VISTA DELLE ELEZIONI COME SI ATTREZZA IL PD-UDC ? Rosario Crocetta dichiara ai giornali:«È un accordo etico: neanche un indagato per mafia in lista. l’Udc non c’entra più nulla con Cuffaro, in caso contrario mai mi avrebbe appoggiato. Non possono pagare in eterno per Cuffaro».
QUESTE LE PROMESSE. E I FATTI ?
Nella  regione fra le più sprecone e più corrotte della Repubblica Italiana sapevamo che non ci sarebbero stati candidati indagati, o comunque candidati sui quali si potesse sospettare.
E invece ?
Altro che “liste pulite” !!! Non è cambiato niente. Fra i 1.629 candidati a  Palazzo dei Normanni, ci  sono “indagati” e condannati  in primo grado. Una lunga lista che spazia dal centrodestra, al centrosinistra, passando in un paio di casi anche per Italia dei Valori.
1) Il primato spetta al movimento di Raffaele Lombardo, che oggi si chiama Partito dei Siciliani (Pds). Lombardo al contrario degli altri leaders non ha mai parlato pero' di “liste pulite”. Ecco l'elenco che Lombardo propone ai siciliani: Giuseppe Arena (condannato in primo grado a due anni e nove mesi per falso in bilancio), Paolo Colianni (indagato per abuso edilizio), Roberto Di Mauro (indagato per omissione d’atti d’ufficio), Rossana Interlandi (indagata per omissione d’atti d’ufficio), Mario Parlavecchio (indagato per omissione d’atti d’ufficio), Giuseppe Gennuso (indagato su presunti rapporti tra la mafia e le scommesse), Riccardo Minardo (rinviato a giudizio per associazione a delinquere, truffa aggravata e malversazione ai danni dello Stato), Fabio Mancuso (indagato per bancarotta), e poi Giuseppe Picciolo (indagato per simulazione di reato e calunnia).
2) segue il “partito degli onesti” (cosi lo definisce Angelino Alfano), il Pdl. Ecco l'elenco che propone ai siciliani:  Giuseppe Buzzanca, ex sindaco di Messina, condannato a sei mesi per peculato, è anche indagato per l’inchiesta post-alluvione. Salvino Caputo, deputato uscente, presidente della Commissione Attività produttive all’Ars, è stato condannato a due anni per tentato abuso d’ufficio e falso ideologico. Quando era sindaco di Monreale, Caputo avrebbe evitato il pagamento di alcune multe ad un assessore e all’autista del vescovo. Girolamo Fazio, condannato a 4 mesi per violenza privata, e Francesco Cascio, presidente dell’Ars, indagato «per la mancata adozione di misure antinquinamento». 
3)il Pid di Saverio Romano, nato dalla scissione dell’Udc di Casini propone l’ex presidente della Regione Giuseppe Drago, condannato a quattro anni per peculato per essersi appropriato dei fondi riservati alla presidenza della regione, Santo Catalano, che patteggiò una condanna ad un anno e undici mesi per abuso edilizio, e poi Rudy Maira, capogruppo all’Ars, indagato per associazione a delinquere.
4) il partito di Gianfranco Micciché, Grande Sud  annovera nelle liste Franco Mineo, indagato per trasferimento fraudolento di valori, con l’aggravante di aver favorito Cosa Nostra. Mineo risulta anche indagato per usura. Segue l’ex sindaco di Milazzo, Lorenzo Italiano, indagato per tentata concussione, e poi Mario Briguglio, sindaco di Zanetta Zanaclea, un comune del messinese colpito dall’alluvione del 2010 che causò 37 morti, è indagato per disastro e omicidio plurimo colposo. Tuttavia il suo slogan parla chiaro: «Prima la sicurezza del tuo territorio». 
5) PASSIAMO AL CENTROSINISTRA PD-UDC -Nel collegio di Trapani il Pd candida l’ex sindaco di Alcamo Giacomo Scala, indagato per abuso d’ufficio. -Nelle liste civiche per “Crocetta presidente”, Giovanni Di Giacinto e' sotto inchiesta  per abuso d’ufficio e «per una vicenda che riguarda un appalto per l’illuminazione pubblica da dieci milioni di euro». -Giuseppe Spata, nelle liste Udc e' stato condannato in primo grado nel 2011 per abuso d’ufficio. 
6)  l’Idv. Il partito di Di Pietro nelle ultime settimane si sta facendo onore anche sul fronte di cui si fa paladino di contrasto.  Francesco Pettinato e' indagato a causa di una presunta infiltrazione della mafia in un appalto per la costruzione di pale eoliche nel comune di Fondachelli Fantina. Ma l’Idv ha diffidato l’aspirante candidato. E Pettinato si è ritirato dalla corsa.

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