mercoledì 31 ottobre 2012

Le stesse forze che hanno dilapidato le casse regionali (pd, mpa, udc, pdl ...) sono quelle che in campagna elettorale non hanno spiegato come intendono uscire dal disastro

Regione con 18 miliardi di debiti, squilibrio bilancio vicino
Giornale di Sicilia
Lo scenario emerge da una relazione dell' assessorato all'Economia redatta a metà ottobre. A forte rischio i fondi per i precari, forestali, comuni, per il trasporto pubblico locale e per i collegamenti con le isole minori
 
PALERMO. Il debito strutturale della Regione siciliana ormai supera la cifra record di 18 miliardi di euro, ai quali bisogna aggiungere altri 7,3 mld di residui passivi contabilizzati a fine 2011.
Di fronte a questi numeri, alle rigidità del patto di stabilità, alle previsioni di un aggravamento della crisi economica e delle nuone norme sul pareggio di bilancio, l'amministrazione regionale prevede tra la fine del 2013 e i primi mesi del 2014 il rischio di uno squilibrio dei conti pubblici.
A rischio ci sarebbe l'intero sistema Sicilia. Lo scenario emerge da una relazione dell' assessorato all'Economia redatta a metà ottobre, in possesso dell'ANSA.
La Regione nel 2013, proprio in base al patto di stabilità, potrà autorizzare pagamenti solo per 4,7 miliardi (su un bilancio di 27 mld), 2 mld serviranno per stipendi e pensioni, altri 900milioni per pagare i debiti col sistema finanziario, dunque rimarranno disponibili 1,9 miliardi che non basteranno per pagare precari, forestali, trasferire fondi ai comuni, per il trasporto pubblico locale e per i collegamenti con le isole minori.
In più, sempre da questo plafond, la Regione dovrà estrapolare le risorse per cofinanziare i Fas e la spesa comunitaria che l'anno prossimo dovrà raddoppiare.
 In base alla legge costituzionale 1 del 2012, inoltre dal 2014 la Regione senza il consolidamento del bilancio non potrà più fare ricorso a un ulteriore indebitamento per finanziare gli investimenti, mentre le imprese continuano a vantare crediti per 5 miliardi di euro.

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