lunedì 29 ottobre 2012
La legge elettorale siciliana, sembrerebbe che al massimo potra' garantire una maggioranza di 40 deputati su 90. Ecco che servono i miccicheiani-lombardiani
Esito più probabile: una consistente maggioranza relativa per Crocetta intorno ai 40 seggi.
Semplificando al massimo, i 90 seggi dell'Ars questa volta si distribuiranno così:
80 con la proporzionale tra le liste che superano il 5%;
9 in dote al Presidente vincente;
1 per recuperare il candidato Presidente arrivato secondo.
Cosa deve succedere per arrivare a 46 su 90, la maggioranza assoluta? Visto che il candidato presidente si porta in dote 9 seggi di premio, le le sue liste devono prenderne 37 sulla parte proporzionale.
In astratto sembrerebbe quasi impossibile, perché prenderne 37 su 80 significa a prima vista più o meno il 46% dei voti. Però vanno fuori gioco tutte le liste che non prendono il 5%.
Prendiamo per buoni come postulato i trend assestati finora.
(Fonte Huffpost)
Facciamo l'ipotesi che tutte e tre le liste di Crocetta che è in testa superino il 5% (cosa che sicura per il Pd e per l'Udc, probabile per la sua lista), questo vorrebbe dire che salverebbe per intero i suoi voti, che sembrano compresi tra il 30 e il 33%, mettiamo la cifra a metà al 31,5%.
Quanto vale davvero questo 31.5%?
Per capirlo dobbiamo fare un'ipotesi sui voti sprecati, che è molto difficile. Senz'altro non saranno inferiori al 10%, che è più o meno la quota di tutte le liste dei candidati minori. Ci sono però anche liste in bilico dei candidati maggiori: due di Musumeci (Cantiere popolare e Lista Presidente) e 2 di Miccichè (Grande Sud e Fli), ovvero un altro 20%. Ammettiamo che ne restino fuori 2 su 4, si sprecherebbero il 20% dei voti. In questo caso il 31,5% di Crocetta varrebbe un 38% circa, cioè 31 seggi.
I 31 sommandosi ai 9 del premio porterebbero Crocetta a 40.
(Fonte Huffpost)
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