giovedì 18 ottobre 2012

Gesip. Si infiamma ancora una volta la protesta

Circa 400 tra operai Gesip e Forestali hanno organizzato oggi una protesta non prevista a Palermo.
I dipendenti della società municipale si sono riuniti di fronte al Municipio, quindi sono partiti in corteo verso Piazza Indipendenza. La tensione è salita davanti Palazzo dei Normanni e Palazzo d’Orleans, rispettivamente sedi dell’Assemblea Regionale siciliana e della Presidenza della Regione. Di fronte a entrambi gli edifici si sono verificati scontri con le forze dell’ordine, per il tentativo dei manifestanti di entrare e andare a esporre striscioni sul tetto.
All’Assemblea Regionale Siciliana Polizia e Carabinieri hanno respinto i dimostranti solo dopo alcune cariche, mentre a Palazzo d’Orleans una ventina di persone è riuscita a sfondare il cordone di sicurezza.
Inoltre il traffico nella zona è andato ovviamente in tilt, con decine di lavoratori che hanno occupato le carreggiate stradali.
Sono 1805 i dipendenti della società partecipata dal Comune in liquidazione e che a dicembre dovrà cessare ogni attività.
Gli operai temono che non ci sia la copertura finanziaria per la cassa integrazione in deroga a zero ore. ”Non scendiamo dal tetto fino a quando non avremo certezze sul nostro futuro. Vogliamo tornare a lavorare – dice Mario Giannotta, operaio della Gesip di 43 anni – siamo stati presi in giro da tutti: dal sindaco, dal vicesindaco e dal governo. Non ce la facciamo più ad andare avanti così. Se non avessi un aiuto economico da parte dei miei genitori che hanno una pensione misera non saprei come fare”.
I sindacati chiedono la convocazione immediata di una riunione in Prefettura. ”Le soluzioni per Gesip – dice Pietro Giannotta della Cisaldevono essere affrontate a Palermo, non in fantomatiche riunioni a Roma”.
Il segretario regionale della Fisascat Cisl Mimma Calabrò aggiunge ”basta con le strumentalizzazioni di questi lavoratori, serve un piano verità. Vogliamo conoscere i dettagli del piano industriale”.
La protesta congiunta ha visto anche i Forestali in piazza: “Oggi si terrà l’ultima seduta di Giunta, attraverso la quale dovrebbero essere stanziati fondi per il completamento delle 151 giornate per il servizio anti-incendio”.
“Abbiamo intenzione di manifestare ad oltranza – hanno continuato – se le cose non cambiano, perché il malumore ha raggiunto livelli troppo alti. A noi forestali servono soltanto 15 milioni di euro per andare a lavorare, loro hanno trovato 25 milioni per i loro ‘straordinari’.
La politica dovrebbe essere tutt’altra cosa, ma loro tengono solo ai loro interessi“.
 
E' questo è ancora nulla. Il più verrà dopo le elezioni. Ecco perchè nessun candidato si spinge a prospettare cosa ci attende nei prossimi mesi.

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