giovedì 18 ottobre 2012

Agricoltura: La Sicilia dovrà pagare 11 milioni di multa per vigneti "fuori legge"



ALPA SICILIA INFORMA
Bruxelles boccia la sanatoria dei vigneti Multa salata all’Italia, 11 milioni in Sicilia
Batosta europea da quasi cento milioni di euro all’Italia. Bruxelles ha inflitto una maxi-multa per alcune irregolarità nella sanatoria dei vigneti abusivi varata quasi 12 anni fa. Sotto accusa l’emersione di oltre 24 mila ettari di superfici vitate che non avevano titolo per essere in regola. La parte del leone è della Puglia che con il 74% delle superfici vitate abusive dovrà risarcire quasi 73 milioni di euro. Seguono la Sicilia con 11 milioni, la Campania con 4 milioni, il Piemonte con 2 e le altre Regioni con somme decisamente minori sino ai cinquemila euro della Liguria. Il regolamento 1493/99 prevedeva quattro possibilità per sanare la posizione dei vigneti in nero. Fra queste l’Italia ha fatto un massiccio ricorso alla regolarizzazione utilizzando un diritto di reimpianto. Si tratta del diritto riconosciuto al viticoltore per ogni ettaro di vigneto espiantato. E proprio su questa modalità si sono concentrati i rilievi di Bruxelles secondo cui non ci sono le prove che laddove c’è un vigneto regolarizzato in passato ce ne fosse mai stato uno. Nei giorni scorsi, con la suddivisione delle multe fra le singole regioni il provvedimento è entrato nella fase applicativa. Su questa vicenda è già intervenuto un organo di conciliazione europeo composto da esperti indipendenti. L’organismo — anche grazie al lavoro effettuato dall’Agea e dal ministero per le Politiche agricole — ha richiesto e ottenuto la riduzione dell’importo complessivo della multa. Secondo gli esperti gli ettari sanati in maniera irregolare non sono 34.713 come previsto inizialmente ma 24.720. Con la revisione al ribasso anche dell’importo medio della multa (4mila euro invece di 6mila), la sanzione complessiva attribuita all’Italia è scesa dagli iniziali 208 a 99 milioni di euro. La correzione sarà ora immediatamente operativa: Bruxelles tratterrà gli importi sul prossimo trasferimento di risorse destinate all’Italia per il funzionamento della Pac. E il buco dovrà essere coperto per assicurare i pagamenti diretti ai produttori agricoli con risorse del bilancio nazionale. Contro la decisione, l’Italia ha già presentato un ricorso al Tribunale di primo grado Ue. Intanto, è ormai dato per certo che la liberalizzazione dei vigneti europei non si farà. Il gruppo di esperti istituito dalla Commissione europea ha proposto la definizione di un nuovo sistema di gestione dei diritti di impianto in Europa alternativo alle vigne libere. La deregulation dei diritti di impianto (le licenze produttive che occorre detenere insieme alla titolarità del vigneto per produrre vino) era prevista dalla riforma Ue del vino del 2008 e sarebbe dovuta scattare nel 2015.
Palermo 17.10.2012
                            Il Presidente
                       Salvatore Sparacio

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