sabato 15 settembre 2012

Scegliere il Presidente della Regione. Dopo l'esperienza dei golosi di cannoli e i dispiegatori di clientes è facile individuare una persona onesta ?

Scegliere il Presidente della Regione fra i dieci candidati oggi in scena non è cosa facile. Certo chi ha già deciso di non recarsi alle urne ha già risolto il problema; lascerà agli altri l’onere di dover scegliere. Continuerà a lamentarsi, ma anche gli altri potranno scaricare su di lui la possibile lagnanza e disillusione che potrà derivare da un loro probabile errore nella scelta commesso al seggio. Più gente va a votare, più improbabile dovrebbe essere l’errore. Così viene ritenuto altrove.
 
Da noi in Sicilia esiste purtroppo il rischio incombente che si possa sbagliare  sia restando a casa che andando a votare.
Tra i cannoli di Totò Cuffaro ed i clientes di don Raffaè Lombardo oggi ci stiamo ritrovando nello sfascio in cui versa la nostra isola, ormai suddivisa in fasce clientelari equipartite tra consulenti, formazione, sanità …..
Della Sicilia, in un tempo lontanissimo, si diceva  essere "gemma del Mediterraneo", adesso invece qui non si sente più il profumo dei cedri, né lo spirare dello zefiro.  Adesso c'è il caldo scirocco,  c'è la sete, c'è la fame, perchè è divenuto impossibile investire nello sviluppo economico.  La nostra regione, specialmente nella parte interna è una realtà di anziani, perchè i giovani vanno via, perchè gli anziani con la loro antica e matura esperienza continuano a dire "cu n'esci arrinesci".
 
E’ veramente difficile il panorama politico che si è delineato, tra candidati e candidabili, tra rivoluzionari della domenica e "gattopardi" dell’intera esistenza.
E' oggettivamente difficile metterci la faccia in questo “schifoso” gioco della politica siciliana come ci si presenta da quando il motore che la muove non è più la passione civica ma l’affarismo per tirare a campare sulle spalle della gente.
Eppure è un dovere scegliere, ci è stato sempre inculcato da chi ci è stato maestro e ci viene adesso inculcato dalla voglia, dall'istinto di voler deviare il corso di questo brutto andazzo.
 
Ci viene frequentemente da riflettere: è un dovere sostenere quel candidato che è più bistrattato da quei siciliani che quando parlano vogliono mostrare di “saperla lunga”.
Si, la mia convinzione è che dopo la stagione dei “cannoli”, dopo quella dei “consulenti-pianisti”,  bisogna scegliere il personaggio la cui storia personale è contro l'attuale andazzo, contro l'andazzo di parecchi decenni, e che  i benpensanti non voterebbero mai e poi mai perchè la Sicilia dei cannoli, delle consulenze e degli sprechi è stata costruita proprio sulla misura dei "benpensanti" da piazza. 
Si, fra i dieci aspiranti a governatore una persona onesta, che mostra “passione” in luogo dell'interesse verosimilmente c’è ! E come se c'è !
 
Abbiamo ancora un mese e mezzo per valutare logiche e comportamenti di tutti, comunque.

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