Scegliere il Presidente della Regione fra i dieci candidati oggi in scena non è cosa facile. Certo chi ha già deciso di non recarsi alle urne ha già risolto il problema; lascerà agli altri l’onere di dover scegliere. Continuerà a lamentarsi, ma anche gli altri potranno scaricare su di lui la possibile lagnanza e disillusione che potrà derivare da un loro probabile errore nella scelta commesso al seggio. Più gente va a votare, più improbabile dovrebbe essere l’errore. Così viene ritenuto altrove.
Da noi in Sicilia esiste purtroppo il rischio incombente che si possa sbagliare
sia restando a casa che andando a
votare.
Tra i cannoli di Totò Cuffaro ed i clientes di don Raffaè Lombardo oggi ci
stiamo ritrovando nello sfascio in cui versa la nostra isola, ormai suddivisa
in fasce clientelari equipartite tra consulenti, formazione, sanità …..
Della Sicilia, in un tempo lontanissimo, si diceva essere "gemma del Mediterraneo", adesso invece qui non si sente più il profumo
dei cedri, né lo spirare dello zefiro. Adesso c'è il caldo scirocco, c'è la sete, c'è la fame, perchè è divenuto impossibile
investire nello sviluppo economico. La
nostra regione, specialmente nella parte interna è una realtà di anziani,
perchè i giovani vanno via, perchè gli anziani con la loro antica e matura
esperienza continuano a dire "cu n'esci arrinesci".
E’ veramente difficile il panorama politico che si è delineato, tra candidati e
candidabili, tra rivoluzionari della domenica e "gattopardi" dell’intera
esistenza.
E' oggettivamente difficile metterci la faccia in questo “schifoso”
gioco della politica siciliana come ci si presenta da quando il motore che la
muove non è più la passione civica ma
l’affarismo per tirare a campare sulle
spalle della gente.
Eppure è un dovere scegliere, ci è stato sempre inculcato da chi ci è stato
maestro e ci viene adesso inculcato dalla voglia, dall'istinto di voler deviare il corso di questo
brutto andazzo.
Ci viene frequentemente da riflettere: è un dovere sostenere quel
candidato che è più bistrattato da quei siciliani che quando parlano vogliono
mostrare di “saperla lunga”.
Si, la
mia convinzione è che dopo la stagione dei “cannoli”, dopo quella dei “consulenti-pianisti”,
bisogna scegliere il personaggio la cui storia personale è contro l'attuale andazzo, contro l'andazzo di parecchi decenni, e che i
benpensanti non voterebbero mai e poi mai perchè la Sicilia dei cannoli, delle consulenze e degli sprechi è stata costruita proprio sulla misura dei "benpensanti" da piazza.
Si, fra i dieci aspiranti a
governatore una persona onesta, che mostra “passione” in luogo dell'interesse verosimilmente c’è ! E come se c'è !
Abbiamo ancora un mese e mezzo per valutare logiche e comportamenti di tutti, comunque.
Nessun commento:
Posta un commento