La grande stampa liberista, quella che ad ogni movimento di Mario Monti ha sempre osannato al suo indirizzo, comincia a scoprire che in mezzo ad indubitabili iniziative positive per evitare il burrone che avrebbe inghiottito il paese, il professore ha messo in campo "stupidaggini" inenarrabili.
I giornali del magnate pd De Benedetti (L'Espresso, La Repubblica) scoprono in questi giorni la grande sciocchezza fatta legiferare dal professore bocconiano che si è poi rivelata il "flop" dell'anno. Si tratta dell'iniziativa rivolta ai giovani sotto i 35 anni di costituire delle " società ad un euro", il cui unico beneficio consiste nell'eliminare i costi notarili.
Come fa una società, priva di capitale sociale, ad avviare una qualsiasi attività ?
Come si fa a rivolgersi ai giovani disoccupati e dire loro di intraprendere delle iniziative in assenza di capitali ? Capitali, peraltro, non conseguibili nemmeno rivolgendosi alle banche, pur presentando magari progetti stimolanti ed apprezzabili. Esistono infatti istruzioni della Vigilanza della Banca d'Italia che esigono "logici" collegamenti tra i prestiti concessi (affidamenti) e le garanzie patrimoniali da esigere dal richiedente.
Se il governo non dispone normative rivolte ad agevolare il credito (cosa che le banche oggi non fanno nemmewno con le aziende più che solide) come si può immaginare di intraprendere attività produttive senza soldi ?
Con il capitale di un euro le società non possono nemmeno partecipare agli appalti pubblici.
Il professore, economista della Bocconi, ha voluto prendere in giro i giovani disoccupati ?
I 900 scilipodi del pd, pdl, udc etc. sono giustificati per i voti espressi: sono l'emblema dell'ignoranza che cammina, infatti.
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