martedì 31 luglio 2012

Assemblea Regionale. Pochi zompi si aggirano per il palazzo, sperando che le dimissioni di Lombardo non arrivino

Nella mattinata di ieri i “90” inconcludenti di Palazzo dei Normanni hanno approvato sette leggi. Hanno impiegato meno di due ore e non perché alle porte c’è la pausa estiva, ma perché la politica deve dare una risposta agli elettori.
Che tipo di risposta non ha importanza. Uno dei 90 infatti mentre a braccio del suo capogruppo usciva dall'Aula per prendere un caffè gli ha chiesto “ma chi liggi sunnu ?”.
Nel pomeriggio la seduta è proseguita per l’esame dell’assestamento del bilancio della Regione per l’anno finanziario 2012. Si tratta del nodo più difficile da sciogliere per il Parlamento dell’isola, dal momento che è all’attenzione dell’Aula con l’emendamento presentato dal Governo sulla revisione della spesa che contiene gli obiettivi annunciati al Governo nazionale nell’incontro del presidente Raffaele Lombardo con il premier Mario Monti.
Un provvedimento che -è scontato-  non potrà essere votato nella versione “Arrmao” che va a creare scompiglio nell’organico dei dipendenti regionali.
Anche se l’Assessore all’economia ad ogni gruppetto di deputati in cui si imbatte ripete  “Sono state fugate le preoccupazioni di licenziamenti; nessuno perderà il lavoro, ma attraverso misure di accompagnamento alla pensione e procedure di mobilità si abbasseranno i costi per il personale regionale e la quiescenza che superano oggi 1,6 miliardi di euro”.
Il testo “Armao” alla fine è stato presentato quale emendamento al disegno di legge sull’assestamento, con l’obiettivo di offrire al Parlamento “un contributo propositivo ed uno stimolo a far presto”.
Ieri la commissione Bilancio per velocizzare l’iter del provvedimento aveva tolto dal testo i tagli al personale e le norme in materia sindacale, mentre per la riduzione della pianta organica della Regione era stato pensato un intervento con uno specifico disegno di legge, ovviamente per dopo le vacanze (Cu veni appressu cunta li pidati).

QUESTA MATTINA
L’Assemblea Regionale sembra un luogo di ritrovo per fantasmi. Si respira un'aria strana le mura di quello che fu Palazzo Reale. I deputati (pochissimi i presenti) continuano a chiedersi con circospezione: ma Lombardo si dimette o no?
Le dimissioni sono fissate con una “comunicazione” all’Aula per le 16,oo. Ed i fantasmi che bivaccano  da un locale all’altro in cuor loro sperano che le dimissioni non arrivino.
Col clima che c’è, secondo i sondaggi, nessuno delle attuali formazioni maggiori (PDL, PD, UDC, MPA) potrebbe raggiungere consensi elettorali a due cifre, in Sicilia, se si dovrà votare ad ottobre.
I parassiti-fantasmi sperano di poter durare (a €. 20.000,oo al mese) per un altro semestre abbondante.
Però il gioco (all'apparenza) lo ha in mano Don Raffaele.

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