venerdì 18 maggio 2012

UNA QUESTIONE DI PRIORITA’

 di Nino Montalbano
Tre mesi, chiuso in casa a non poter uscire. Tre mesi dalla richiesta al comune per uno scivolo, non è successo nulla. Forse solo una ringhiera che tra le cose prioritarie da fare, è l'ultima.
Anzi, c’è dell’altro, una lettera dove si dice che è disponibile un alloggio popolare, quindi, oltre al trauma del rimanere paralizzato, secondo il Sindaco, la persona, potrebbe cambiare pure casa. Spostare mobili e affetti e ricominciare una nuova vita. Magari fin quando il comune non troverà i soldi “o la voglia” e poi traslocare di nuovo, tanto, non è un suo elettore altrimenti si sarebbe “scavato” pur di risolvere il problema e aggiungo un grande FORSE perché nemmeno questo si riuscirebbe a fare.
Nella lettera si legge anche: “attribuendo la priorità dovuta” e i familiari hanno aspettato pensando, cosa ci sarà di più prioritario?
E invece niente, prima la gita “a scopo sociale” spendendo 1600 euro per l'autobus per essere spettatori di un programma televisivo di una rete regionale... poi tutto il resto...
Io mi chiedo, in questo elenco di priorità, quanto vale un cittadino per i nostri amministratori? A che posto è la realizzazione di un’opera obbligatoria e necessaria, quasi vitale?
E per noi cittadini di una piccola comunità che quando è capitato il tragico fatto ci siamo precipitati a guardare l’elicottero per capire a chi fosse successo l’incidente, intasando le strade e quasi ostacolando i soccorsi, quanto vale un cittadino di questo comune?
I problemi di una comunità dovrebbero essere i problemi di tutti ma forse se non appartengono alla “nostra cerchia” non ci interessano, li lasciamo fuori. Noi siamo come i nostri amministratori e gli amministratori sono come noi. Insensibili di fronte alle piccole cose quotidiane e sensibili alle grandi opere inutili che ingrassano “la burocrazia” e che li lasciano senza potere e senza fiato perché troppo grandi per loro.
Potremmo vivere tutti meglio sapendo che in caso di bisogno qualcuno sarà pronto ad aiutarci ma poi intervengono le priorità, la lunga lista di priorità degli amministratori… che non abbiamo mai visto pubblicizzata da nessuna parte e forse nemmeno loro conoscono perché rimangono in mano come pedoni di una scacchiera, oggi a uno, domani ad un altro (o altra). Una lista di priorità che si rinnova quotidianamente, dipende da dove soffia il vento. Programmi e opere faraoniche per il nostro futuro come se vivessimo a Roma e invece siamo a Contessa Entellina.
Ma non voglio perdermi in altri discorsi oggi c’è un’emergenza, non c’è l’elicottero ma è emergenza per uno di noi, facciamo in modo che si risolva… diciamolo ai nostri amministratori che è prioritario!!
Nino Montalbano

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