domenica 19 febbraio 2012

Palermo. Verso le elezioni amministrative

Fra meno di tre mesi si voterà per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale di Palermo, dopo quasi un decennio di gestione Cammarata. Gestione su cui non è il caso soffermarsi; probabilmente è stata una delle più inette nei 150 anni dall’Unità.
  Anche sul personaggio Cammarata non è il caso di soffermarsi; qualcuno lo appaia al comandante della Concordia, la nave affondata nei pressi dell’isola di Giglio poco più di un mese fa. Cammarata come il comandante Schettino si sarebbe defilato dal posto di guida della città un paio di mesi prima della conclusione del mandato per non assistere allo stato di coma profondo della realtà socio-economica del capoluogo dell’isola.
La città, una delle più popolate d'Italia, non conosce cosa sia la raccolta differenziata dei rifiuti se non nei quartieri sperimentali, e peggio ancora non conosce cosa sia l’igiene pubblica.
I dirigenti delle aziende ex municipalizzate hanno devastato –se mai sia esistito a Palermo- il concetto di “azienda”. Azienda pubblica e gestione “godereccia” in questi anni si sono identificate.
La città avrebbe dovuto avviare molte  opere finanziate dall’Unione Europee, ma l’inettitudine della classe dirigente l’ha avuta  vinta sulla possibilità di fare di Palermo una città europea. Qui i personaggi politici dell’area del centro-destra per conseguire consensi non sono tenuti a ... realizzare, a loro basta dimostrare all’opinione pubblica che sanno esercitare il “diritto di veto”. Questa è la forza di tutti i politicanti della città, dai consiglieri di quartiere ai deputati al Parlamento Europeo. A Palermo tutti, tutti i politicanti, se non dimostrano di avere voce in capitolo esercitando il “diritto di veto” non ottengono consensi elettorali.
 Per il 4 marzo prossimo il Pd ha indetto le primarie per scegliere il proprio candidato. E ognuno penserebbe che sconfiggere il centro-destra dovrebbe essere fin troppo facile.
Ma ...
Gli europarlamentari Rosario Crocetta  (pd) e Sonia Alfano (Idv) appoggiano Fabrizio Ferrandelli, uomo  Idv, e con questi si è schierato pure Beppe Lumia (pd) e l’ala del Pd che alla Regione tifa per Raffaele Lombardo.
Leoluca Orlando (Idv), si è schierato per Rita Borsellino.
Antonella Monastra, corre per conto suo, a prescindere dall’esito delle primarie.
Davide Faraone, deputato regionale trentacinquenne e “rottamattore” pd attacca tutti e spara contro il suo partito per avere imposto la candidatura Borsellino, che non è nemmeno iscritta al partito, sottolinea.
Ferrandelli, dell’Idv, è  sostenuto quindi da  Cracolici e Lumia, mentre (secondo Faraone)  la Borsellino è proposta da Bersani, che non vota nemmeno a Palermo..
Faraone e Renzi, accusano il loro partito, il Pd, di avere dato 40 mila euro alla Borsellino per condurre agevolmente la corsa per le primarie.
Ferrandelli nei confronti della Borsellino non è da meno, dice infatti che la rispetta, ma lei e Leoluca Orlando appartengono ad un’altra stagione, altre epoche.
Di fronte a tanto marasma Rita Borsellino ostenta tranquillità e si dichiara a favore di una concezione della politica e del governo che non  contempla alcuna collaborazione -alla Regione- con Raffaele Lombardo.
Conclusione
A destra, il dopo Cammarata ha creato il deserto. Però -se a sinistra perdura il marasma- nulla esclude che ci sia un altro Cammarata dietro l’angolo.

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