mercoledì 28 dicembre 2011

Italia. Perché i mercati dovrebbero fidarsi ?


Natale è passato, abbiamo fatto memoria della nascita 2000 anni fa di un “salvatore” spirituale. Nulla è invece accaduto sul piano del decreto “salva Italia”. Lo Spread, quel maledetto misuratore dello stato della finanza pubblica italiana, continua a segnalare che il nostro paese è ancora, nonostante le continue stangate fiscale, su un piano inclinato e non ci vuole davvero molto perchè scivoli giù, sempre più giù, verso il disastro. Come potranno infatti piazzarsi 300 miliardi di debito pubblico entro marzo 2012 ?
I mercati, queste entità impersonali assunte a oracoli dei nostri giorni, non hanno alcuna fiducia che Mario Monti abbia già garantito stabilità al nostro Paese.
La sfiducia dei mercati è diffusa ed è motivata con l’eccesso di spesa pubblica, non giustificata peraltro dalla quantità e qualità dei servizi prodotti. A chi di noi non è capitato di  visitare i palazzoni degli assessorati regionali siciliani e notare come nulla ferve se non la noia e la pigrizia ?
Monti, il prof. Monti, ha deluso non solo gli italiani ma soprattutto gli specialisti di cose finanziarie per avere varato una manovra con 20 miliardi di nuovi tributi (la cui conseguenza sarà di deprimere l’economia con la contrazione dei consumi) piuttosto che proporsi tagli consistenti negli sperperi della spesa pubblica, ove –come topi nel formaggio- prosperano parassiti, affaristi, mascalzoni e privilegiati.
La sfiducia dei mercati (e dell’opinione pubblica) c’è e permarrà a causa dei tre bubboni che moltiplicano le difficoltà:
-l’evasione fiscale e contributiva (120 miliardi di euro ogni anno),
- la corruzione stimata dalla Corte dei Conti in 70-80 miliardi,
- il giro d’affari della criminalità organizzata stimato dalla Direzione investigativa antimafia in circa 100 miliardi.
Un totale di 300 miliardi, che costituiscono un quinto del Pil, un po’ meno di un sesto del debito pubblico. Ogni commento è superfluo.
L’Italia, a sessant’anni dalla Resistenza che ci aveva consegnato uomini integri come Giorgio Bocca, Alcide De Gasperi, Pietro Nenni, etc.- è passata nelle mani del malaffare e degli ignoranti.
Un’altra questione che riguarda il mondo delle imprese (è di ieri il passaggio in mani francesi della Edison) è la scarsa produttività del lavoro, che le rende meno competitive rispetto al mercato internazionale.
Perché i mercati dovrebbero fidarsi ?

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