Noi contessioti conosciamo l’efficienza, l’efficacia e l’economicità della Provincia Regionale di Palermo. Si tratta di un ente che in 40 anni non ha mai curato la transitabilità delle strade ex-consortile del nostro vasto territorio, sino al punto che oggi in più tratti non esiste più alcuna traccia del fondo stradale.
Quanto è dato conoscere a noi di Contessa Entellina sulla perfetta funzionalità di questo Ente è ben poca roba rispetto a quanto pubblicano in queste ore i giornali dell'isola e quelli nazionali.
L’Ente "Provincia"di Via Maqueda (Palermo) tiene molto a che le strade della Provincia non restino intransitabili per causa della neve e pertanto ha pagato ad un suo dipendente, oltre allo stipendio, anche decine di ore di straordinario per spalare la neve nei mesi di
-maggio,
-giugno,
-luglio,
-agosto.
Sembrerebbe che noi cittadini di Contessa Entellina (ma anche quelli degli altri paesi) abbiamo potuto agevolmente raggiungere il capoluogo quest’estate grazie all’impeccabile servizio “spazza-neve” attivato dalla Provincia Regionale di Palermo, presieduta –per chi non lo sapesse- da un certo signor Avanti; nessuno lo conosce in provincia ma è stato eletto da una marea di voti per la semplice ragione che è (era) amico di Totò Cuffaro.
Spalare neve d’estate deve essere davvero un lavoro duro. E lo spalatore, si capisce, va pagato a peso d’oro e in straordinario per tale incredibile sforzo estivo.
Piccolo problema: dove diavolo si troverà tutta questa neve d’estate sull’isola, quando la temperatura si attesta oltre i trenta gradi? A Mondello? Sulle spiagge di Cefalù? Mistero.
A sudare per il duro lavoro è stato Salvatore Di Grazia, dipendente della Protezione Civile, che ha di recente chiesto e ottenuto il pagamento di 42 ore e mezza di straordinario dalla Provincia di Palermo per “spalamento neve”.
In realtà le ore di straordinario richieste dal Di Grazia erano ben 415 con una media inversamente proporzionale alla temperatura dell’isola. Cinquantatre ore di spalamento a maggio, trentotto a giugno, quarantaquattro di lotta contro le slavine balneari a luglio e addirittura duecento nel torrido agosto siculo.
Anche alla provincia palermitana però, da sempre in prima linea contro i cumuli di neve, quelle ore sono sembrate troppe. E al Di Grazia sono toccati appena cinque mila euro di straordinario.
Il presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti ha chiarito l’equivoco dello spalatore balneare Di Grazia che è a suo dire “L’unico esecutore tecnico di cui è dotata la Protezione civile provinciale ed è, di conseguenza, l’unico in grado di occuparsi di alcuni servizi essenziali, cosa che lo porta ad effettuare numerose ore di straordinario”.
Una replica che lascia inevaso un piccolo rebus: in Sicilia ad agosto tutta questa neve dove sarà? Se lo chiedono i siciliani che hanno combattuto l’afa al mare ma anche i meno fortunati costretti a strisciare sull’asfalto rovente per mancanza di denaro da investire in ferie.