CORRIERE DELLA SERA DEL 29 luglio 2011
L'ULTIMO RESTAURO ESEGUITO NEL 1870
Chiesa della Martorana, «rivivono» il campanile e gli affreschi del '700
Già nelle prossime settimane la possibilità per i visitatori di attraversare i ponteggi che occupano il volume della chiesa per vedere da vicino i mosaici di epoca normanna
PALERMO - Giro di boa per i lavori di restauro e di consolidamento della chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, meglio nota come chiesa della Martorana, simbolo di Palermo. Oggi sono stati presentati i risultati della prima parte dei lavori, riguardanti i volumi del coro e del sottocoro, ed è stato illustrato il progetto di restauro della parte normanna, con i suoi mosaici risalenti alla metà del dodicesimo secolo. Il restauro, iniziato nell’agosto del 2010 e finanziato con circa 2 milioni di euro di fondi ministeriali, ha sin qui riguardato il cosiddetto ampliamento cinquecentesco della chiesa, il campanile e le due facciate (quella normanna e quella barocca). I restauratori della Lares, l’azienda veneta vincitrice dell’appalto, hanno consolidato la volta cinquecentesca, pericolosamente danneggiata anche dal punto di vista strutturale e hanno ridato lustro agli affreschi di Guglielmo Borremans e dell’artista siciliano Gaetano Lazzara.
L'ULTIMO RESTAURO ESEGUITO NEL 1870 - «La volta dell’ampliamento cinquecentesco della chiesa», spiega l’architetto Giovanni di Fisco, che ha progettato e diretto i lavori era fortemente compromessa, per questo abbiamo costruito una struttura lignea esterna che, grazie a un sistema di tiranti d’acciaio, garantisce alla struttura stabilità ma anche elasticità in caso di scosse di terremoto. Abbiamo anche tolto anche il tavolato ligneo che, addossato alla grata del coro, impediva di ammirare gli affreschi dalla navata della chiesa». La seconda parte del restauro, già iniziata, riguarderà invece la parte più antica della chiesa della Martorana, quella di epoca normanna. In via preliminare sono state effettuate alcune prove di pulitura e d'indagine per verificare lo stato di adesione al sottofondo, e già a partire dal mese di agosto, circa 30 restauratori lavoreranno alla riadesione delle tessere musive, alla pulitura di tutta la superficie e all'integrazione delle lacune. Un lavoro complesso dunque, che riguarda tutti gli aspetti di uno dei monumenti simbolo della città e che arriva a circa 140 anni di distanza dall’ultimo restauro, eseguito nel 1870 dall’allora «direttore artistico dei monumenti»
MOSAICI DI EPOCA NORMANNA - «Un intervento fondamentale per Palermo e per i palermitani», commenta l’architetto Giovanni Crivello, responsabile del procedimento, «ma anche per le migliaia di turisti che ogni giorno vengono a visitare questa splendida chiesa». La consegna dei lavori dovrebbe avvenire nell’agosto del 2012, ma in restauri di questa entità è sempre difficile prevedere con esattezza le tempistiche di lavorazione. Già nelle prossime settimane però, ci sarà la possibilità per visitatori e turisti, di attraversare i ponteggi che occupano tutto il volume della chiesa per vedere da vicino i mosaici di epoca normanna e osservare da vicino il lavoro dei restauratori. «Sicuramente», chiosa con una battuta l’architetto Gaetano Corselli d’Ondes, collaboratore alla direzione dei lavori, «possiamo promettere che la messa di Natale del 2012 sarà celebrata nella "nuova" chiesa della Martorana».
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