mercoledì 3 agosto 2011

Incendiato l'Ufficio Tributi a Piana degli Albanesi

(dal sito del Corriere della Sera)
PIANA DEGLI ALBANESI
Incendiato ufficio tributi, il sindaco:
«È una precisa strategia criminale»
Caramanno ha sottolineato che la sede «è al centro di una vasta azione di recupero di evasione ed elusione fiscale giunta nella fase della recapitazione degli avvisi»

PALERMO - La battaglia contro l'evasione fiscale fermata dalle fiamme. La notte scorsa infatti a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo, ignoti hanno dato fuoco agli edifici comunali che ospitano l'ufficio tributi, che è andato completamente distrutto, e l'ufficio urbanistica, che è stato parzialmente danneggiato. Lo ha reso noto il sindaco Gaetano Caramanno, che parla di una «precisa strategia criminale». Infatti proprio in questi giorni era in atto una vasta azione di recupero di evasione ed elusione fiscale giunta nella fase della recapitazione degli avvisi. L'incendio ha distrutto archivi cartacei, postazioni informatiche, server e arredi e reso l'edificio inagibile. Il personale è stato trasferito nei locali adibiti a biblioteca. Le fiamme sarebbero state appiccate in tre stanze diverse da ignoti che sono entrati nell'edificio forzando un portone.
«L'attentato», ha aggiunto Caramanno, «è grave e preoccupante. Sono convinto che le forze dell'ordine e gli inquirenti sapranno fare chiarezza sull'accaduto. Le autorità di sicurezza sanno bene che i comuni, e specialmente gli uffici tributi, sono presidi istituzionali sensibili per le attività di accertamento che svolgono. Siamo già al lavoro per ripristinarne la normale funzionalità e non siamo per niente intimiditi».

«Serve anche che i miei concittadini che hanno potuto notare movimenti sospetti», ha proseguito il sindaco, «riferiscano alle forze dell'ordine. Può essere decisiva anche la più piccola segnalazione». Caramanno ha sottolineato che l'Ufficio tributi «è al centro di una vasta azione di recupero di evasione ed elusione fiscale giunta nella fase della recapitazione degli avvisi». «La battaglia per il recupero dell'evasione è una battaglia di legalità, equità e giustizia sociale. Scovare i furbi che evadono sistematicamente le tasse è un dovere morale, politico e amministrativo oltre a rappresentare una misura necessaria per non continuare a gravare sugli stessi contribuenti. Perciò», ha concluso il primocittadino, «continueremo il nostro lavoro più determinati di prima».

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