martedì 21 giugno 2011

La Sicilia dei Cuffaro, dei Lombardo e degli inciuci serve solamente ai 'gattopardi'

Perchè la Sicilia si avvita sempre più nel clientelismo e nel sottosviluppo ?
Proseguendo nella serie dei raffronti fra il costo della vita in Lombardia ed in Sicilia, risulta secondo l’Anea (l'associazione nazionale autorità ed enti di ambito),che è la Sicilia una delle regioni che paga di più un metro cubo d'acqua.
A Palermo, ad esempio, l'acqua costa esattamente il doppio che a Milano. (Palermo 1,32 euro al metro cubo; Milano 60 centesimi).
Il costo sale in modo spropositato ad Agrigento dove il prezzo è quattro volte superiore rispetto a Milano ed il prezioso bene viene erogato a giorni alterni costringendo gli abitanti della città dei templi ad utilizzare serbatoi e cisterne.
Passando alle bollette, in media a Palermo si spende 300 euro l'anno, con gli stessi consumi, ad Agrigento se ne spendono 400, a Roma, invece, la spesa scende a 220 euro, "solo" 106 euro a Milano.
Nel complesso, però, nel Lazio per consumare 100 metri cubi d'acqua si spendono 146,5 euro, in Sicilia 144,7 ed in Lombardia 60.
Conclusione:
In Lombardia si utilizza il personale che serve per svolgere qualsiasi servizio produttivo o di utilità pubblica.
In Sicilia in ogni postazione lavorativa, oltre al personale che serve, vengono assunti (in forma clientelare) altrE sette persone. E’ questa la ragione per cui il costo pro-capite di ogni siciliano per mantenere la burocrazia regionale è sette volte superiore al costo della burocrazia lombarda (Ne abbiamo parlato commentando l'articolo del Corriere della Sera, di qualche giorno fà).
Conseguenza:
In Sicilia tutte le risorse finanziarie finiscono per alimentare “posti di lavoro fittizzi”, in Lombardia le risorse finanziarie finiscono nel sistema produttivo e, lì, si creano posti di lavoro reali e li c'è possibilità occupazionale per chi lo desideri.
Si può essere stimatori o meno di Formigoni o di Lombardo, dell’inciucio Mpa-Pd o dell’asse PDL-Lega, ma non si può negare che il sistema “siciliano”, prima o dopo, porterà i nostri figli ad …. emigrare, come è sempre avvenuto negli ultimi due secoli.
Resteranno qui, ovviamente, i figli di Lombardo, Cuffaro, Musotto etc.

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