I referendum sono passati; la maggioranza degli italiani si è recata a votare.
A nessuno sfugge che al di là del merito (ossia che:
=gli italiani ritengono che sull’acqua non è proprio il caso di far guadagnare i “lupi”, ossia i soliti noti, fra cui c’è il suocero di Casini –la famiglia Caltagirone-,
= che il nucleare non è –agli occhi degli italiani- sicuro,
=e che la legge è uguale per tutti –Berlusconi compreso-,
il significato che offrono i dati di partecipazione al voto referendario hanno, anche, un grande SIGNIFICATO POLITICO: l’era di Berlusconi e della sua “corte” di asserviti, veline, etc. è ormai avviata al tramonto.
Adesso servirà una nuova classe dirigente per l’Italia. Ed è sottinteso che questa classe dirigente non potrà essere composta attorno a chi finora è stato il miglior sostegno di Berlusconi: i D’Alema, i Veltroni e Co.
Anche costoro se si ritirassero dalla scena politica renderebbero, infatti, un servizio al paese.
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