domenica 1 maggio 2011

1° Maggio. Giornata che può essere letta ed interpretata secondo la sensibilità di ciascuno

Per il mondo laico, o come spesso per avversione ed antipatia preconcetta viene chiamato "laicista" oggi è la festa del Lavoro, festa per la conquista di un diritto ben preciso: le otto ore giornaliere. Una conquista dell'Uomo e della volontà del movimento sindacale.
Per il mondo cattolico, per il mondo che ritiene che tutto accade secondo la "Volontà di Dio" con l'impegno comunque dell'uomo, la giornata di oggi oltre ad essere dedicata alla beatificazione di Papa Giovanni Paolo II è anche dedicata alla 'memoria di san Giuseppe lavoratore'. Per gli ebrei  è il giorno della Memoria della Shoah, in cui si ricorda lo sterminio del loro popolo nei lager nazisti.
 Ancora per i cattolici è la giornata, che può essere definire -se lo si vuole-, della 'teologia delle porte chiuse'. Lo ha ricordato nell'omelia di oggi padre Pietro Gullo nella Chiesa della Favara, dove ha sostituito padre Giorgio Ilardi, assente con buona parte dei parrocchiani, per avere partecipato all'odierno raduno del "RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO" nel CENTRO "GESU' LIBERATORE" - a Fondo Margifaraci a Palermo.
Come è noto quel Centro è il luogo dove padre Matteo La Grua, sacerdote, esorcista e animatore del gruppo carismatico di Maria del Rinnovamento nello Spirito, svolge la sua missione con una forza di richiamo e attrazione sull'intera isola.
Torniamo, per adesso, all'intelligente e stimolante omelia di padre Pietro, che come nel suo apprezzato costume non manca mai di utili 'provocazioni intellettuali'. A Contessa l'espressione "teologia delle porte chiuse" è stata usata da questo Blog  per evidenziare il comportamento discriminatorio adottato, in un ben preciso periodo storico, dall'allora parroco della Chiesa della Favara, Mario Bellanca, per vietare l'ingresso nella Chiesa ai greco-bizantini del paese.
Dopo che le Autorità ecclesiastiche hanno rimediato a quel divieto il Blog non ha più alimentato nè polemiche nè sottolineature. Perchè così era giusto fare ! e a questa linea intende attenersi sul piano religioso.
 Il coordinatore del Blog ha pure mostrato in uno specifico scritto di alcuni mesì fà amicizia e vicinanza a Mario Bellanca, che "amico" personale lo era da quando Egli era stato insediato nella Chiesa.
Perchè padre Gullo ha rievocato l'espressione "Teologia delle porte chiuse" ?
Semplice: oggi in chiesa, nella chiesa di rito romano, si legge il Vangelo di Giovanni 20,19-31, il brano in cui Gesù  risorto appare ai discepoli nel giorno di Pasqua e otto giorni dopo, mentre se ne stavano rintanati ed impauriti, a porte chiuse, nel Cenacolo. Quei discepoli avevano paura di perdere la loro vita, la loro tranquillità e probabilmente quel poco che era loro rimasto dopo la morte di Gesù. Ecco perchè tenevano le porte chiuse. Se essi non si fossero trovati in quel negativo stato d'animo (con le porte sbarrate) Gesù non sarebbe entrato. Gesù è entrato perchè essi tenevano le porte chiuse. E' infatti Egli che decide se, quando e come, entrare.
La lettura del Vangelo data da padre Pietro ci è molto piaciuta; ci è molto piaciuta anche la conclusione dell'Omelia: se non si è disposti al perdono e alla "Misericordia" le porte continuano a restare chiuse, ha detto.
Al punto in cui siamo a Contessa Entellina, non c'è alcun dubbio, servono cuori e porte aperte. Da parte di tutti.

1 commento:

  1. <>
    Queste parole di Padre Pietro sono davvero belli e reali.
    Non c'è futuro senza perdono. Per nessuno di noi. Il perdono e l'amore in Cristo camminare insieme. Quando abbiamo paura,quando crediamo che non c'è niente di più; ci nascondiamo dietro le porte chiuse delle nostre anime in difficoltà. Solo la riconciliazione attraverso il perdono apri nuovamente le porte del nostri cuori, e Gesù resuscita e risorge vittorioso.

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