Quello della Regione siciliana è ormai da anni un bilancio ‘ingessato’. Con il 90, o forse con il 95 per cento delle risorse, impiegate per fronteggiare spese obbligatorie. Tradotto per chi non ha dimestichezza con i numeri significa: stipendi e indennità varie da erogare a 90 pseudo parlamentari di bassa statura e a 20.000 dipendenti.
La scadenza per approvare uno straccio di bilancio, che di bilancio di previsione -programmatico- non presenta alcuna caratteristica, scade il 30 di aprile.
Pur di non tornare a casa, ad accudire le loro case domestiche, c'è da giurare che questi pseudo parlamentari del nulla approveranno quattro fogli di carta e diranno che è il bilancio della Regione.
Ed intanto la Sicilia frana.
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