Per tutto il periodo della Storia Moderna (Cinquecento, Seicento e Settecento) gli arbëresh di Contessa non hanno mai saputo chi fosse il loro Re, nè a loro interessava saperlo. L'unica autorità riconosciuta era infatti quella baronale. Nei feudi di loro pertinenza i baroni si contrapponevano a qualsiasi eventuale intromissione governativa.
Su 337 città e terre in Sicilia, 44 erano di dominio regio e comprendevano le principali città (Palermo, Carania, Siracusa, Girgenti, Trapani, Marsala, Sciacca, Corleone, Licata ....). La maggior parte del territorio e della popolazione non era tuttavia governata dai ministri del Re, bensì dai baroni e dagli ufficiali di nomina baronale in ogni sfera della vita sociale (giustizia, imposizione fiscale, amministrazione, sicurezza pubblica etc.). E' col ViceRe Caracciolo che il potere baronale comincia ad essere intaccato (anni '80 del Settecento).
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