Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha dato oggi il via alle celebrazioni del 150° anniversario dell'unità d'Italia, che coincidono con i festeggiamenti dell'anniversario della bandiera tricolore a Reggio Emilia, consegnando ai sindaci delle tre città che sono state capitali italiane, Torino, Firenze e Roma, Sergio Chiamparino, Matteo Renzi e Gianni Alemanno, la copia del primo tricolore.
Si tratta di una riproduzione della bandiera che venne scelta proprio a Reggio Emilia nel 1797come vessillo della Repubblica cispadana.
Il capo dello Stato ha consegnato anche una copia della Costituzione ad alcuni studenti in rappresentanza delle scuole di Reggio Emilia, quindi ha visitato e inaugurato la mostra 'La bandiera proibita. Il tricolore prima dell'unità", allestita per celebrare l'anniversario nei musei civici del Comune di Reggio Emilia. Insieme a lui, oltre ai tre sindaci, anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta e l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi.
Ritrarsi dall'impegno a celebrare il 150° anniversario della Unità d'Italia "non giova a nessuno, non giova a rendere più persuasive, potendo invece solo indebolirle, le legittime istanze di riforma federalistica e di generale rinnovamento dello Stato democratico", ha detto Napolitano.
"Dato che nessun gruppo politico ha mai chiesto una revisione dei principi fondamentali della Costituzione, è pacifico che c'è l'obbligo di rispettarli, e tra questi principi c'è il rispetto del tricolore".
Il Blog
Il Blog seguirà le celebrazioni previste in questo 2011 e approfondirà molti aspetti della storia unitaria che hanno segnato il tempo della nostra giovane Nazione: dalla natura del Risorgimento alla costituzione dell'identità italiana, dai primordi di insoddisfazione rispetto al processo unitario alla questione meridionale, dal colonialismo alla crisi dell'Italia liberale, dalla prima guerra mondiale al fascismo, dalla Resistenza alla Repubblica, dalla crisi del partitismo all'Italia berlusconiana.
La chiave di lettura di tutte le nostre analisi sarà "critica" come esige la ragione umana e non sarà mai appiattita a questa o quella impostazione ufficiale, che comunque doverosamente avremo cura di riportare.
Come è costume del Blog legheremo grandi avvenimenti nazionali a processi regionali ed a episodi locali. Contessa Entellina infatti in questi 150 anni ha goduto ed ha sofferto le vicissitudini del mondo più ampio entro cui è collocata.
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