venerdì 16 luglio 2010

Se questi sono amministratori pubblici !!

E’ CONSENTITO SCIUPARE IL DENARO PUBBLICO ?
Regola che un vero amministratore pubblico tiene in debito conto quando deve assolvere, come è suo dovere, agli interessi della comunità che amministra è quella di verificare che in ogni azione, in ogni iniziativa, ci sia efficacia, efficienza ed economicità. Tradotta in altri termini la regola consiste nel verificare la sussistenza del rapporto fra i costi che si sostengono ed i risultati, i benefici, che si attendono.
Se spendo 5 incasserò 10, o comunque più di 5. Contrariamente si sciupano risorse, tempo ed energie. Sempre che non si tratti, ovviamente, di iniziative socio-assistenziali dove la regola è giusto che non si applichi.
In tutte le Pubbliche Amministrazione nell’intento di evitare sciupii di denaro pubblico è stato pertanto istituito, con legge, il ‘controllo di gestione’.
Discutere di queste problematiche con i nostri amministratori-pensionati (di indennità di carica) è come affrontare cose dell’altro mondo. Vi guarderebbero negli occhi come a voler dire: “ma di cosa stiamo parlando ?”.

Il pubblico amministratore deve dare conto ai cittadini
La regola da noi evocata in buona sostanza esige che il guidatore di un pullman che trasporta cinquanta passeggeri deve sapere quale sia la destinazione. Deve sapere, nell’interesse dei passeggeri, verso dove sia diretto e perché percorre quella strada. Se immaginiamo che gli amministratori comunali corrispondano all’autista di un pullman è doveroso che essi sappiano perché spendono dei soldi pubblici, sappiano in vista di quale obiettivo quei soldi pubblici escono dai cassetti dell’erario pubblico.

La mangiata su cosa stimolava la riflessione ?
Provate a chiedere a questi signori quale sia stato il senso della “mangiata” dell’11 luglio. Non lo sanno !! tanto è vero che non l’hanno illustrato in un convegno di presentazione, come si è soliti fare in analoghe occasioni.
Denominare “sagra del grano” e non dare chiarimenti, illustrazioni, può indurre a pensare a soluzioni contrastanti. Infatti noi ci siamo chiesti:
a) la sagra vuole polemizzare con la pac (politica agricola comunitaria) dell’Unione Europea che suggerisce di non indirizzare ulteriormente l'attività agricola alla cerealicolture, oppure b) la sagra è una promozione degli alimenti carboidrati -di cui il grano arriva dall’Argentina, dal Canadà etc ?-
Ai posteri l’ardua sentenza !!

Una perla dei nostri pensionati , da conservare,
Riferiamo oggi una impresa con i fiocchi messa in atto dai nostri amministratori-pensionati. Come di consueto però non chiedete loro ragione dell’operato perché non otterreste risposte razionali ma emotive e quindi irrazionali, del tipo
per fare sgarbo a Mimmo Clesi’.

Andiamo comunque per ordine.
1) Tutti conosciamo la vicenda dell’aumento del + 160% della tariffa Tarsu 2008 (rifiuti solidi urbani). L’illogicità e l'illegittimità di analoghe iniziative è stata in più sentenze pronunciata dai tribunale amministrativi e dalle Commissioni tributarie di varie parti d'Italia, motivo per cui si è tentato di far tornare gli amministratori comunali sui loro passi indicendo tre Assemblee Cittadine, una seduta del Consiglio Comunale nell’intento di approvare una mozione che confortasse l’Amministrazione sulle correzioni da apportare e promuovendo incontri e discussioni anche di carattere ufficiose. Sergio (il sindaco) ed i suoi hanno ritenuto che quella tariffa non andava modificata.
2) Duecento cittadini, avvalendosi del diritto costituzionale che consente di sottoporre le questioni irrisolte ad un giudice terzo hanno presentato ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale facendosi assistere dalla Federconsumatori Regionale e dalla Camera del Lavoro di Contessa Entellina.
3) L’ordinamento legislativo, come è giusto, consente alla Pubblica Amministrazione di resistere alle pretese di chiunque affidando il mandato di esporre le ragioni dell’Ente ai propri funzionari. Così fa lo Stato con l'Agenzia delle Entrate, la Regione e la Provincia con i loro uffici tributi.
4) Il Sindaco esperto-giurista di Contessa Entellina, forse non fidandosi dei collaboratori, invece che fa ? Affida l’incarico ad un legale, ad un avvocato (amico peraltro di chi scrive queste righe) riconoscendogli una parcella sostanzialmente di pari importo dell’ammontare delle cartelle contestate (€. 90.000,oo).
5) Economicità … ? cosa è ..? è una parola connessa alla … mangiata dell'11 luglio ?
Ai nostri amministratori-pensionati sostanzialmente non interessa far fluire nelle casse comunali l’importo delle cartelle in contestazione. Infatti se l’Ente dovesse vincere il contenzioso l’importo servirà per pagare il legale. Se l’Ente dovesse perdere il contenzioso che è stato instaurato, come noi riteniamo, il buco nelle casse del Comune sarà di circa €. 180.000,oo.
6) In un paese civile gli amministratori dovrebbero spiegare come è stato possibile aggirare le leggi che vietano lo sciupio del pubblico denaro:
a) la normativa che prescrive che sia l’Ente con i suoi funzionari a difendere le proprie ragioni è stata violata (fra l’altro) perché le deliberazioni di Giunta in proposito non riportano nemmeno uno straccio di motivazione del tipo, l'ufficio è oberato di lavoro, il funzionario ha avuto inibito dal medico di viaggiare da Contessa Entellina a Palermo. Non esiste nessuna motivazione.
b) la normativa che impone il rispetto dei principi di efficienza, efficacia ed economicità della Pubblica Amministrazione, nelle stanze del Municipio non sanno nemmeno cosa sia.
   Da noi, realtà di scarso senso civico, la spiegazione invece che è verosimile raccogliere suona del tipo: “è questione di principio…”.
Con questa espressione non si riferiscono però ai sacri e santi principi di Giustizia, Economicità etc., no, si riferiscono alla loro ignoranza che non consente di individuare in cosa consista il “bene pubblico”.
   Abbiamo voluto riferire questa vicenda perché è sintomatica dell’inettitudine degli amministratori-pensionati.
   Una persona normale piuttosto che affidare ad un legale €. 90.000,oo (corrispondenti ad un terzo della cifra Tarsu 2008) avrebbe ridotto del 30% la tariffa tarsu facendo giustizia di un errore commesso dal Comune medesimo ed avrebbe riscosso, fra l’altro, anche la simpatia dei contribuenti.
I nostri amministratori-pensionati invece che fanno ? mantengono la tariffa illegittima in vigore ed espongono il Comune ad ulteriori danni.
  Il Comune di Contessa Entellina, a guida Sergio Parrino, in buona sostanza instaura un contenzioso per non guadagnarci nulla, in nessun caso, sia che dovesse vincere che se dovesse perdere.
   Qualcuno direbbe: Per dindirindina !! ma questi si che sono ominicchi con la patente !! Questi si che sanno far di conto !!
N.B. - (La questione non finisce qui, abbiamo altre puntate da raccontare sugli amministratori esperti di diritto).

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