giovedì 29 luglio 2010

l'Associazione "drita" solidarizza con Papas Nicola Cuccia

Associazione culturale-teatrale drita
Contessa Entellina (Pa)
A Sua Em. Rev.ma Card. Tarcisio Bertone
Segreterio di Stato
c/o Segreteria di Stato Vaticana – Città del Vaticano

A Sua Em. Rev.ma Card. Leonardo Sandri
Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali
Via della Conciliazione – Roma

A Sua Ecc. Rev.ma Mons. Pio Tamburrino
Arcivescovo di Foggia e Delegato Pontificio per l’Eparchia di Piana Degli Albanesi
Palazzo Arcivescovile – Foggia

A Sua Ecc. Rev.ma mons. Sotir Ferrara
Eparca di Piana degli Albanesi
Palazzo Vescovile – Piana degli Albanesi

Chi scrive questa lettera è l’Associazione culturale-teatrale “ DRITA” ( la Luce), con sede in Contessa Entellina, comune della provincia di Palermo, appartenente all’Eparchia di Piana degli Albanesi.
Tale associazione, senza scopo di lucro, ha come scopo principale la crescita culturale dei soci mediante l’organizzazione, la realizzazione e la gestione di attività culturali ed artistiche, ispirando la sua attività ai valori umani e cristiani.
Con grande dolore e inaspettatamente, abbiamo appreso la decisione del Delegato Pontificio Mons. Pio Tamburrino, di trasferire il nostro parroco, nonché presidente della scrivente Associazione, papàs Nicolò Cuccia, dalla parrocchia di rito greco- bizantino SS.Annunziata e S. Nicolò di Contessa Entellina presso un’altra parrocchia sita nel comune di Palazzo Adriano. Tale decisione, senza un motivo specifico e senza alcun incontro da parte del Delegato Pontificio con la comunità di Contessa Entellina, non solo non trova alcuna giustificazione, ma mortifica noi tutti parrocchiani ( e non solo), che abbiamo visto, per oltre 25 anni di apostolato, l’uomo onesto e corretto, ma soprattutto il sacerdote vicino sempre e in ogni circostanza alle famiglie, ai meno abbienti, ai giovani, agli anziani e a tutti coloro i quali, per qualsiasi motivo, hanno bussato alla porta della Chiesa.
Noi tutti soci dell’Associazione, nel sottoscriverci di seguito, ci appelliamo alle vostre Eminenze ed Eccellenze, affinché sia valutata e possibilmente revocata la decisione presa dall’Arcivescovo Tamburrino.
Tale decisione di revoca, porterebbe pace e serenità nella comunità di Contessa Entellina, che vive questo momento come un tradimento della Istituzione “ Chiesa”, penalizzando i sacerdoti migliori che svolgono la propria missione con umiltà, onestà correttezza e fede.
Ci auguriamo di poter confidare in quel senso di fiducia e giustizia che da sempre ha contraddistinto e contraddistingue la Chiesa affinché possa continuare ad essere di esempio a tutti noi cristiani.
Contessa Entellina 28/ 07/2010
I soci

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