giovedì 10 giugno 2010

Precari - Se in Sicilia esistesse il senso civico non ci sarebbe il 'clientelismo' e non servirebbero deroghe al "Patto di Stabilità"

I sindaci ed i presidenti delle province, che sappiamo bene essere tutti -o quasi- di Centro-Destra, hanno ricevuto direttive dal Pdl in salsa Miccichè ed in salsa Schifani, dal MPA di Lombardo e dall’Udc di Cuffaro di schierarsi (almeno a parole) con i “precari”, con quei lavoratori che da venti anni hanno avuto promesso, tornata elettorale dopo tornata elettorale, la stabilizzazione.
In Sicilia stiamo assistendo ad una “farsa”.
Coloro che sono responsabili, che hanno creato il fenomeno del ‘precariato’ e che per comodità non hanno mai risolto (perché un elettore libero dal ricatto della stabilizzazione sarebbe stato un “lettore imprevedibile”), adesso si pongono alla guida della protesta.
Ad una mente distaccata la protesta così guidata dai sindaci e presidenti di provincia del centro-destra appare come la finta-lotta contro il Centro-Destra che ha in mano il destino dell’Italia e della Sicilia.
I capi della protesta chiedono voti per il Centro-Destra e marciano contro il Centro-Destra. Sono disposti, fanno sapere, a portare i 22.500 a Roma, sotto le finestre di Tremonti.
Perché questa “farsa” avviene sotto gli occhi di noi tutti senza che vengano manifestati sentimenti di sconcerto ?
Come è possibile che la vicenda possa svolgersi all’interno della medesima cornice ?
Coloro che finora hanno sciupato il denaro pubblico per finalità clientelari e di arricchimento della “Cricca” e/o delle “cricche” si pongono, in questa vicenda, come “illuminati” e pronti ad affrontare la “nuova questione meridionale”, quella dei ‘precari’.
Assistiamo alle lacrime di coccodrillo degli uomini del centro-destra, come se la situazione ventennale dei ‘precari’ fosse stata creata dai marziani.
Certo, non possiamo omettere che da anni in Italia manca l’opposizione, quella forza che in tutto il mondo occidentale crea la veridicità della democrazia. Da anni abbiamo finti leader del pd, finte opposizioni che dicono di armeggiare e che si liquefanno nelle medesime bacinelle del potere dominante. Valga per tutte la “comica” situazione della Sicilia dove il Pd è il principale sostenitore di Lombardo e dove gli esponenti di questo partito, sui giornali, sostengono di essere all’opposizione (come se tutti i siciliani fossero degli stupidi e non sapessero che Pd ha nel governo Lombardo quattro assessori, che per pudore definisce “tecnici”).
Certo, non possiamo omettere di ricordare che il sindacalismo è stato negli ultimi anni “corrotto” ovunque. Negli enti, nelle aziende, i posti di lavoro per i parenti di chi dovrebbe vigilare sul rispetto delle regole costituiscono le “conquiste del lavoro” dell’inizio di questo terzo millennio.
Prospettive
E’ giunto il momento, definitivo, in cui i lavoratori, i sindacati (quelli incorrotti), le famiglie, le persone oneste si impegnino a dare, a restituire dignità, al nostro paese.
Devono finire le sceneggiate in cui sciacalli e vittime marciano insieme; devono finire i raggiri dei partiti, di quelli di governo e di quelli della finta-opposizione; devono finire le illusioni secondo cui basta proporre la proroga del ‘patto di stabilità’ e tutto viene rimesso a posto.
La situazione dei “precari” è veramente rischiosa; il problema –pur conseguendo la proroga del ‘patto di stabilità- infatti verrà semplicemente rinviato di qualche anno.
Cosa serve allora?
E’ indispensabile che tutti, i cittadini, apriamo gli occhi e con senso di responsabilità esigiamo che il denaro pubblico non venga sprecato.
A) Serve la modifica –strutturale- di tutti i bilanci della Pubblica Amministrazione. I bilanci pubblici, in tutti i paesi civili, sono lo strumento per impostare lo sviluppo socio-economico delle comunità; da noi, in Sicilia, servono per attribuire vantaggi a questo e a quest’altro (vedi il caso della LSU innominata –in verità fu detto che sono due- tratteggiata dal sindaco Parrino in sede di approvazione del bilancio di Previsione 2010, che potrebbe immigrare a casa perchè … non servono graduatorie e/o selezioni trasparenti).
B) Serve il taglio di tutte le spese inutili (per esempio quelle per manifesti autocelebrativi di parte, che il sindaco fa stampare ancora in questi giorni a carico del Municipio –ha usato lo stemma dell’Ente-, piuttosto che con i soldi del suo partito o della sua lista).
C) Occorre giorno dopo giorno richiamare gli amministratori alle loro responsabilità, ai loro doveri. E’ scandaloso quanto accaduto nel febbraio scorso, quando Contessa Entellina, con un territorio di 13.000 ettari violentato dalle frane e sfregiato nelle vie di comunicazione, non è stato incluso nell’area delle calamità che, come tutti sappiamo, ha compreso l’intera provincia di Palermo, capoluogo incluso. Il tutto per l’inettitudine di chi avrebbe dovuto attivarsi ed invece giocherellava su facebook dicendo “non temete, Lombardo emetterà il decreto …”.

Il lavoro ‘precario’ non è un fatto politico, anche se è divenuto tipico del nostro, di noi siciliani, stravagante modo di stare in Europa. Non è una disgrazia della Sicilia per cui andare a pietire qua e là, sotto le finestre di Tremonti. Non è una faccenda in cui i ‘carnefici’ continuino a fare i ‘carnefici’ ai danni delle vittime –che ovviamente trovandosi in condizione di ‘debolezza sono disposti ad aggrapparsi anche ai ‘carnefici’-.
Non sta in questi termini la questione.
Se l’Italia vuole restare nella zona Euro, lì le regole le detta chi è più virtuoso degli altri –la Germania di Angela Merkel- e pertanto il ‘clientelismo’ non può continuare ad essere la nostra carta di identità. Lombardo non può nel 2010 pensare di fare il Presidente della Regione alla maniera di Massaniello. Faccia il governatore “serio” tagliando le bende e prebende che ha distribuito per mantenere la sua maggioranza.
Ma anche i ‘precari’ di Contessa prendano in mano il bilancio del Comune e comincino a segnare le “spese inutili” (ovviamente con ‘senso civico’). Comincino da ciò che Anna Fucarino e Giusy Cannizzaro hanno denunciato in Consiglio Comunale: in un paese di 1900 abitanti non servono quattro assessori. La legge regionale consente infatti di ridurre a tre il numero degli assessori. Altri due assessori possono essere posti a carico delle Unioni a cui Contessa Entellina aderisce (Piana degli Albanesi e Corleone). Queste semplici operazioni già sono sufficienti per lo stipendio ed i contributi di uno ‘stabilizzato’.
I ‘precari’ stimolino il ‘senso civico’ ed evidenzino le tante spese inutili quali le missioni a Roma, quelle missioni per passare il tempo con gli altri sindaci –salvo non farsi ritrovare dal tg3 che svolge il servizio di informazione e dal reporter del Giornale di Sicilia-.
I ‘precari’ stimolino il “senso civico” e valutino la bontà delle migliaia e migliaia di spese legali contenute (o da contenere) in bilancio. Valutino se hanno senso o meno.
Se un bilancio è serio, se il denaro pubblico viene gestito con consapevolezza la stabilizzazione sarà un diritto non un favore “clientelare”. Non servono “deroghe al ‘patto di stabilità’.
Se i precari, armati di senso civico, denunciassero gli sciupii della Provincia che spende per le serate “canore” estive sul territorio centinaia e centinaia di migliaia di euro per complessi musicali che nessuno segue, quante risorse potrebbero essere proficuamente impiegate ?. A Contessa vengono proposte “serate” a cui partecipano meno di dieci persone.
Se i precari, con senso civico, denunciassero lo sciupio di denaro della Provincia per le auto blu.
Se … se …
In buona sostanza se cominciamo ad accrescere la consapevolezza che i “carnefici”, i politicanti che hanno disastrato le finanze pubbliche, oggi mettendosi alla testa della contestazione non stanno facendo altro che i “gattopardi” per continuare ad accrescere il loro potere clientelare, riusciremo a non avere bisogno di “deroghe al patto di stabilità”.
Se il senso civico nascesse, all’improvviso, in Sicilia non avremmo bisogno di Massanielli; avremmo bisogno di persone serie e sincere che ci governino.
La stabilizzazione dei “precari” nei venti anni trascorsi avrebbe potuto avvenire semplicemente bloccando il turn-over della pubblica amministrazione, che invece è stato appannaggio delle mogli, figlie ed amanti dei politicanti e dei sindacalisti ‘corrotti’.
Tutti i nostri se … se … , in verità esigono che la Sicilia non sia Sicilia.

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