Una legge illiberale sta per essere varata dal Senato della Repubblica, si tratta della legge che intende mettere il bavaglio ai giornali, ridurre la libertà di stampa. In Italia, unico paese nell'Occidente, i giornalisti non potranno riferire ai loro lettori ciò che dovessero apprendere in materia di indagini della magistratura contro il malaffare. I magistrati peraltro si vedranno limitati gli interventi di indagine per individuare mafiosi, corrotti, e altri personaggi del malaffare, non potendo disporre liberamente del fondamentale strumento delle intercettazioni.
Ricorderete che l'ispirazione ad introdurre questa legge venne al Caimano quando una prostituta con cui trascorse la notte registrò e poi in parte riferì telefonicamente ciò su cui aveva dialogato con lui sul letto regalato da Putin. Il Caimano non tollerò che la sua immagine di puritano, amico degli alti prelati, venisse intaccata. Lui che ha promosse i cattolicissimi "family day".
Questa legge illiberale fa anche dei regali agli alti prelati, a quei cattolicissimi sacerdoti che imbrigliati nelle indagini della "cricca" sui grossi appalti (l'affare Balducci, gentiluomo del papa) non potranno più essere indagati in Italia, perchè a capo di "etiche" banche che stanno oltretevere da nomi 'familiari', come Ior. Si, è proprio così il Caimano per ingraziarsi gli uomini di Dio sta facendo legiferare il divieto di intercettazione da parte della magistratura per i ministri religiosi. Però solo per quelli cattolici. Visto che le cose ultimamente vanno male in Vaticano (pedofilia, prelati coinvolti nelle ruberie degli appalti etc.) il Caimano ha deciso di estendere anche ai docili presuli (sempre indulgenti con lui: a cui fra l'altro da divorziato viene concessa la comunione) lo scudo, il divieto di intercettazione. In pratica quando un pubblico ministero indaga e incappa in un uomo di chiesa deve avvertire immediatamente le autorità d'oltreTevere, precisamnente il segretario di stato del Vaticano.
Come non pensare a scambi di favori fra il Caimano ed i presuli ? Privilegi accettabili nei secoli passati, ma che oggi cozzano con l'art. 3 della Costituzione "la legge è uguale per tutti". Tutti significa per i ministri religiosi delle altre confessioni e per tutti i cinquantasei milioni di italiani.
Lo scopo di vietare il disvelamento delle intercettazioni è, come bene sappiamo, quello di far calare il silenzio sugli affari sporchi di chi comanda e di chi concede con facilità benedizioni.
Mettere il bavaglio alla stampa prevedendo la galera per quei giornalisti che scrivono qualsiasi notizia sulle indagini della magistratura, intercettazioni ed arresti fino alla conclusione dell'udienza preliminare. Cioè silenzio assoluto per due o tre anni.
Mi ricordo che i nostri genitori, nonni, ci raccontavano che durante il fascismo non esisteva la delinquenza. In verità non esisteva la libertà di stampa per informare il paese.
Ognuno rifletta dove vuole arrivare il Caimano.
Nessun commento:
Posta un commento