giovedì 27 maggio 2010

Anni sessanta del Novecento: la promozione della radio nella campagna siciliana






-LA RADIO IN SICILIA –
Immagini di Contessa Entellina

Tra le riviste messe da parte, per la passione della collezione, oggi ho trovato una rivista edita dalla RAI, abbastanza datata: 27.05.1961, si tratta di un numero speciale tirato per la provincia di Palermo, nel quadro di una campagna nazionale di propaganda a favore della massima diffusione della radio.
Molti di una certa età, si ricorderanno di questa campagna che ebbe vari momenti di intrattenimenti e uno spettacolo finale a Corleone, condotto da Silvio Gigli a cui parteciparono da Contessa, mio zio Vincenzo Cilluffo e i figli Pino, Franca e Mariolina e Giuseppe Lala.
In prima pagina si ricordano le varie attività messe in cantiere per presentare la radio ai cittadini che per il periodo della campagna, quaranta giorni, ne potevano chiedere in prestito un esemplare al proprio Comune:
a) tre mostre mercato della radio a Lercara Friddi, Corleone e Alia ;
b) concorso vetrine a Lercara Friddi;
c) venti spettacoli della radio squadra (uno in ognuno dei venti comuni scelti a campione);
d) spettacolo finale a Corleone presentato da Silvio Gigli;
e) venti apparecchi radio in omaggio ai Sindaci,
f) sosta di un pulmann-mostra in ogni comune visitato dalla radio squadra.
Concludeva così il pezzo di presentazione in prima pagina : "L’iniziativa vuole soprattutto far conoscere la radio; perché uno dei motivi che ancora ne impediscono la piena diffusione sta nel fatto che molti ignorano la sua utilità come mezzo di informazione e di svago. Una casa senza la radio è una casa isolata".
Ho voluto elencare tutte le iniziative per far vedere più da vicino, ai nostri adolescenti e ai nostri giovani, quanta strada la Nazione ha fatto dal dopoguerra fino ad oggi, in termini di infrastrutture tecnologiche.
Nel 1961 la "Radio in ogni casa", rappresentava il logo di una iniziativa di propaganda promossa dalla RAI in tutte le province d’Italia, ma calibrata in Sicilia secondo modalità diverse di approfondimento.
Ecco come viene presentata, in seconda pagina e in “grassetto” la campagna regionale in Sicilia:
"La regione siciliana in questi ultimi anni ha operato non pochi mutamenti. Il sorgere di nuove industrie e il conseguente fiorire di più prosperi commerci hanno fatto della Sicilia una regione moderna".
"Questa corsa tanto veloce, tuttavia, ha lasciato qualcosa d’incompiuto, qualche lacuna che deve essere colmata. Ed è per questo che per un anno in Sicilia si svolgerà una grande campagna di propaganda alla radio".
"La diffusione della radio, qui in Sicilia, non ha seguito il progresso generale. Specie nell’interno, nei comuni di montagna e di pianura, la radio è ancora poco diffusa. Quante sono le famiglie siciliane che non possiedono un apparecchio radio ? Certamente decine di migliaia. E fra queste, la maggior parte, sono famiglie a cui più delle altre la radio è necessaria perché il loro distacco dai grandi centri rende più difficile l’adeguamento alla nuova vita della Sicilia. La radio, infatti, è lo strumento più adatto – oltre che il più economico – per tenersi aggiornati sui problemi e sui fatti del momento".
In seconda pagina, in posizione di rilievo, vi è riportato l’elenco dei rivenditori di RADIO dei venti paesi partecipanti, a Contessa ve ne sono elencati due:
- Chisesi Nicolò, Via Albania, 7 ;
- Schirò Domenico – Piazza Umberto I.
L’intero giornale mi sembra veramente interessante per il portato di racconto visivo che le foto evocano, si tratta di uno spaccato di vita vissuta ed una raccolta di immagini di mestieri e di vita sociale, sarebbe bello riprodurre interamente giornali come questo ed esporli in una sorta di museo della memoria visiva delle nostre comunità della provincia. Vi ho trovato alcune foto del paese naturalmente in bianco e nero, di gruppo ed individuali, spero che potranno venire bene allo scanner.
La pagina delle foto di gruppo attenziona una delle caratteristiche dei nostri paesi, la vita sociale in piazza e davanti al circolo, la foto di Contessa è ripresa “ai ferri “della Piazza Umberto, ove c’è sempre l’ abitudine di soffermarsi e discutere in gruppo, in primo piano siamo riconoscibili il sottoscritto e mio cugino Pino Cilluffo, poi il Vigile Lo Bue e i fratelli Schilleci e mi pare Nicola di Maggio.
La pagina delle foto individuali al lavoro, attenziona la grande dignità del lavoro quotidiano, ve ne sono di interessanti, riguardano tanti mestieri antichi e moderni, come il macellaio, il meccanico, il calzolaio, il falegname, il trattorista, il sarto, il contadino, il benzinaio, il parrucchiere.
Mi preme anche rilevare il contenuto della sesta pagina, un bel servizio di quattro foto interamente dedicato al matrimonio albanese in costume a Piana degli Albanesi, a proposito della bontà delle tradizioni, come si vede, riconosciute in ogni tempo e in ogni occasione. Il titolo è disteso su due colonne: "IL DONO PIU BELLO NEL GIORNO PIU BELLO" . In fondo al servizio, la seguente didascalia : "Ogni matrimonio a Piana degli Albanesi è uno spettacolo di tradizioni antiche e di costumi. Per questo motivo abbiamo pubblicato le varie fasi di una cerimonia nuziale con gli sposi Margherita e Giovanni Lojacono, gli invitati e i parenti ".
Spero di allegare anche queste foto, con la speranza che ai nostri giovani possa venire la voglia di emulare la nostra Hora e madhe, Piana degli Albanesi.
Nicolò Graffagnini

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