La fine del nazifascismo si festeggia in tutta Europa, in forme e modalità diverse. Quella del 25 aprile è in particolare una ricorrenza tutta italiana. Certo a Contessa Entellina la ricorrenza passa senza lasciare tanti segni. E' un errore. Contessa Entellina ha avuto qualche suo figlio che ha militato, dopo l'8 settembre 1943, nelle formazioni partigiane nel nord Italia, in Grecia ed in Jugoslavia. Ha avuto decine di soldati dell'esercito regolare (esercito che come si ricorderà è stato tradito dai regnanti di casa Savoia, che invece di impartire ordini precisi all'esercito, pensarono di scappare da Roma per salvare se stessi, lasciando centinaia di migliaia di uomini allo sbando) che sono stati catturati dai tedeschi e portati nei campi di concentramento. Lì, lontani dalla patria, sono stati ricattati: potete tornare in Italia vestendo la divisa dell'esercito repubblichino di Salò o resterete nei campi di concentramento. Ebbene, decine di contessioti non esitarono un istante: hanno preferito restare prigionieri (alcuni morirono di stenti e di fame) piuttosto che combattere per ripristinare in Italia la dittatura fascista.
Queste decine e decine di contessioti sono stati i nostri padri, i nostri nonni. Una classe politica ed amministrativa 'ignorante' e interessata solo alle frivolezze -oggi- vorrebbe farci scordare queste cose. In parte lo fa, come dicevo, per ignoranza, ed in parte lo fa perchè interessata al neo-fascismo morbido che in Italia si va insinuando ed instaurando.
I nostri padri ed i nostri nonni erano uomini, noi oggi sembriamo -un pò tutti- protagonisti dell'isola dei famosi.
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