martedì 16 febbraio 2010

Chi non sa distinguere fra la "correttezza" e la "villania" che ci sta a fare nella vita pubblica ?

Proposta al Consiglio Comunale di fare propri gli atti del Convegno sulle minoranze etniche-linguistiche di Sicilia
Prima di introdurci nell’argomento che, sostanzialmente, ha concluso i lavori  della sessione consiliare dell’11 febbraio scorso, vorremmo riportare il significato di due parole, di due termini, riprendendoli dai dizionari comuni che usano i nostri figli.
1) Scorrettezza = Comportamento sleale e mancante di buona educazione verso gli altri.
Disonestà.
Non osservanza delle regole
2) Plagio = Appropiazione della paternità di un lavoro intellettuale altrui.
Appropriazione, totale o parziale, di lavoro altrui, letterario, artistico, o di altri comparti del sapere umano, che si voglia spacciare per proprio.
Si tratta di una pratica disonesta che viola le norme etiche fondamentali della vita sociale.

Introdotto il discorso con le due parole (Scorrettezza e Plagio) vediamo cosa ci è accaduto di conoscere nel corso dei lavori consiliari dell'11 febbraio scorso.
Anna Fucarino è stata la prima firmataria di una proposta deliberativa che riprendeva gli atti del convegno sul decennale della legge sulle minoranze etnico-linguistiche in Italia, la tanto conosciuta legge 482/1999, che si è tenuto a Contessa Entellina il 20 dicembre scorso. La proposta portava anche la firma di altri sei consiglieri: Nicola Cuccia, Pietro Stranci, Giuseppe Tamburello, Giusy Cannizzaro, Enzo Spera, Onofria Guarino. Gli atti del Convegno, che in buona sostanza, consistono in alcuni elaborati predisposti dal nostro concittadino dott. Domenico Cuccia (testo disegno di legge, relazione) sono frutto di un minuzioso studio tecnico-giuridico che ha ovviamente una paternità ed una specifica attribuzione intellettuale; questi atti avrebbero dovuto essere presentati, nelle forme e nei tempi scelti dal gruppo di lavoro, nelle sedi istituzionali, a cui sarebbe stato chiesto di dare il seguito sperato. Nel corso del Convegno del 20 dicembre era stato chiesto a tutti i partecipanti, con riferimento particolare ai ‘politicanti’, di farsi parte attiva, presso i propri referenti al fine di rendere più agevole il procedere del disegno di legge.
Al gruppo di lavoro che ha elaborato il testo del disegno di legge, ed in particolare al dott. Domenico Cuccia, non era venuto in mente che a Contessa esistessero persone, che rivestono ruoli pubblici, che potessero fare mascalzonate e potessero appropriarsi di un lavoro per farlo firmare a persone più o meno vicine a loro.

Quello di fare le mascalzonate, per personaggi pubblici, non è davvero un buon complimento. 
Ma torniamo alla seduta consiliare.

Anna Fucarino, prima firmataria di una proposta intesa a far condividere il testo, proprietà dell’ingegno e del lavoro di una precisa e identificata persona, il dott. Domenico Cuccia, discusso nel Convegno all’intero consiglio, come da procedura consiliare stava per iniziare, l’11 febbraio, ad illustrare le carte, che poi ciascun consigliere (se lo avesse ritenuto condividibile) avrebbe dovuto far sostenere ai propri eventuali referenti all’Assemblea Regionale, quando apprende dai banchi dell’Amministrazione Comunale che il testo di legge, che lei tentava di far condividere a tutti, era stato, da un assessore della compagine Amministrativa del dott. Parrino, fatto firmare ad un suo amico parlamentare e che quindi era stato compiuto … un passo.

Riteniamo non sia il caso di proseguire nella nostra descrizione. Dovremmo descrivervi l’appassionata e motivata reazione del consigliere Fucarino, che tuttavia, nell'Aula, si imbatte in un mare di ignoranza, di scorrettezza e di persone che mostrano di non conoscere le regole della civiltà.
Un consigliere, di cui conosciamo le amnesia della sua vita pubblica, Vincenza Reina, non sappiamo se consapevolmente o per scarsa conoscenza delle regole, tenta di minimizzare con parole aventi, più o meno questo senso: "in fondo l’autore della .... non ha fatto altro che fare firmare, a chi non è né autore nè legittimo proprietario, un elaborato. Sciocchezze !!"
“Ciò che conta è il fine” asserisce questo consigliere, a cui vorremmo chiedere che sensazione avrebbe ricevuto nell'apprendere che qualcuno rubandole la tesi di laurea l'avesse presentata alla Commissione di esami in sua vece. Questo è consigliere che finora ha sempre tentato di affossare le iniziative culturali etnico-linguistiche locali (e temiamo che anche questa volta, sostenendo l’operazione scorretta di cui scriviamo, si propone, molto probabilmente, di fare affondare ciò che l’impegno di altri tenta invece di salvare: in particolare l’autonomia amministrativa e didattica dell’Istituto Comprensivo di Contessa Entellina).
Sono queste la ragione percui all’inizio di questo scritto abbiamo voluto riportare il significato di due italianissime parole:
-Scorrettezza
-Plagio.
Siamo convinti che, l’esecutore della scorrettezza  e la sua estemporanea sostenitrice in Consiglio Comunale anche dopo il discorso appassionato e generoso di Anna Fucarino che ha denunciato, come meglio non poteva, la “Slealtà” di persone che dovrebbero essere per definizione, nella veste di persone pubbliche, corrette,…  ancora oggi quelle persone non hanno fatto alcun esame di coscienza sul loro “scorretto” operato. Non capiscono quello che fanno. Non ci risulta infatti che abbiano chiesto scusa all’autore e legittimo proprietario di quegli elaborati, che, con spirito di cittadino della comunità arbreshe di Sicilia, ha messo nella disponibilità di uso del gruppo di lavoro di “Besa”, e non di certo di Antonio Messina e di Vincenza Reina, che, detto in termini siciliani, hanno fatto uno scippo.

Ci chiedete: ed il Sindaco ?
Nemmeno lui, che avrebbe dovuto assieme agli altri sindaci di Piana, Mezzojuso, Palazzo Adriano e Santa Cristina, e col gruppo di lavoro che si era sprecato, curare il modo più efficace per presentare la proposta legislativa ai vari capi-gruppi presenti in Assemblea, all'Assessorato e così via, nemmeno lui ha avvertito la "scorrettezza" ed il "plagio", tanto è che a difesa della nuova "alleata" (la cugina di sua cugina) ha detto, rivolto versa Anna Fucarino: "Che vuoi, solamente loro possono occuparsi di certi problemi culturali".
A Contessa per essere amministratori bisogna essere disinvolti

1 commento:

  1. Caro "Contessioto" ti ricordo che per fortuna e per tuo dispiacere siamo ancora in Democrazia.
    Di certo c'è che il lupo perde il pelo ma non il vizio, sempre il solito vizio di infancare la verità dei fatti e mettere in cattiva luce i propri avversari politici.......
    Per qualunque approfondimento del caso sono sempre disponibile a qualsiasi confronto pubblico, fermo restanto che io non ho niente di cui vergognarmi e qualunque cosa abbia fatto è stato nel solo ed esclusivo interesse della comunità,di certo non nel mio.....
    In ogni caso prima di usare parole forti come disonestà,furto, mascalzonate e quant'altro bisognerebbe che chi scrive conoscesse fino in fondo i termini della questione, se lo si fa in maniera superficiale c'è da credere che colui il quale scrive sia di suo nella vita e nelle relazioni sociali scorretto, disonesto, bugiardo, arrogante,delinquente,corruttore e coglione
    I Miei più Cordiali Saluti

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