lunedì 14 dicembre 2009

In principio era Abramo (Parte cinque)-Ebraismo (5)

Abbiamo già parlato della rottura del bicchiere nel matrimonio bizantino, accenneremo di qualcosa di analogo nel matrimonio ebraico, ma non abbiamo trovato spiegazioni sulla rottura del bicchiere nel matrimonio in rito romano (che nella parrocchia latina di Contessa Entellina, comunque, avviene: ibridismo ?).

Matrimonio Ebraico: La rottura del bicchiere


Chi assiste oggi a una cerimonia nuziale ebraica certamente non mancherà di notare un uso: la "rottura del bicchiere", che avviene alla fine della cerimonia. E' il bicchiere di vetro, che poco prima, pieno di vino, il rabbino celebrante tiene in mano durante la recitazione della prima serie di benedizioni, quelle dei qiddushìn, e che poi porge allo sposo e alla sposa perché ne bevano insieme per la prima volta. Generalmente è lo sposo stesso, alla fine della cerimonia nuziale, che rompe di persona il bicchiere, mentre è avvolto in un panno o un tovagliolo, calpestandolo con il piede. In alcuni luoghi, come nella Sinagoga principale di Roma, è lo shammash che viene incaricato di rompere il bicchiere, alla fine della benedizione che gli sposi ricevono dal rabbino, insieme alla famiglia, davanti all'aròn aperto. Abitualmente la rottura del bicchiere è accompagnata dalla recitazione della frase del Salmo 127: im eshkachekh Yerushalaim.., se ti dimenticherò Gerusalemme... e l'uso sembra trovare la sua spiegazione proprio nell'idea espressa nella frase del Salmo. Questa frase sintetizza l'impegno per ogni ebreo di non dimenticare mai la perdita di Gerusalemme, soprattutto nei momenti più importanti della propria esistenza. Le nozze sono uno di questi momenti, anche perché sono il segno della continuità biologica; ma la continuità biologica si deve arricchire di significati culturali, deve avere la funzione di trasmettere la memoria e l'identità. Dunque nel grande momento della gioia e della commozione personale e familiare, non bisogna dimenticare la propria identità di popolo e ciò che manca collettivamente alla comunità, perché la gioia di tutti sia completa. Il bicchiere rotto viene così a ricordare simbolicamente che il popolo ebraico non può essere completamente in gioia, perché un'antica frattura storica, che ne ha segnato il destino per tanti secoli, non si è ancora sanata.

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