Qualche decennio fà, per definire l'identità di Contessa Entellina, si sarebbe detto che era un centro rurale dell'entroterra palermitano. In effetti l'identificazione era veritiera, perchè fino agli anni sessanta, in pieno Novecento, poco prima del terremoto che scosse la Valle del Belice, la popolazione all'85%, per il proprio sostentamento, dipendeva dalla dura, segnata da sacrifici immani, agricoltura semifeudale. L'agricoltura di sostentamento. La gran parte della popolazione dipendeva, inoltre, dalle consistenti rimesse dei congiunti emigrati.
Oggi in poche battute come possiamo definire la realtà di Contessa Entellina ? Rispondere non è facile.
Una rapida, e per nulla fondata su dati scientifici, panoramica ci evidenzia:
1) su 1.900 iscritti all'Anagrafe del Comune, meno di 1.500 vivono effettivamente all'interno del territorio comunale (esteso oltre 13.000 ettari). Il centro abitato ha, secondo dati Istat di alcuni anni fà, la capienza di 7.500 anime.
2) L'agricoltura non è più la principale fonte di sostentamento della popolazione.Esistono poche aziende vitivinicole di notevole importanza, che comunque appartengono ad operatori residenti nel marsalese o in altre località. Ci sono, inoltre, numerose proprietà agricole che sono frammenti degli antichi feudi e delle estese baronie del lontano passato storico. Queste proprietà, in buona misura, sono condotte sussidiariamente, come attività secondaria, dai loro possessori che hanno, quindi, un'altro impegno primario remunerato in altri comparti produttivi, principalmente nei servizi presso la pubblica amministrazione, il consorzio di bonifica, la forestale, il piccolo commercio. Esistono, comunque, aziende di allevamento ovino e bovino, ed in una qualche misura equino; ma il quadro tratteggiato non cambia.
I redditi allora da dove provengono ? Dai trattamenti pensionistici degli anziani in buona misura, poi, come accennato, dalle retribuzioni dell'Azienda Forestale e poi ancora dai servizi della pubblica amministrazione (impiegati comunali, dipendenti del consorzio, della sanità, della scuola e così via). Ovviamente la poco evoluta agricoltura ha un suo ruolo, anche se di gran lunga ridimensionato rispetto al passato. Ciò che è evidente qui, ad occhio nudo, è che i giovani o sono studenti o non ci sono, sono già partiti per altrove.
A fronte di questi cenni descrittivi della realtà, come possiamo definire, in due parole, l'odierna rappresentazione di Contessa ? Potremmo azzardare: il paese che fu. Si, da noi, nessuno parla di un prossimo futuro di impegni e di prospettive. Qui tutti parlano, ricordano, trattano di come è stato il passato di questa comunità, quello remoto e quello più recente, comunque si discute di ciò che è stato.
Perchè di questo blog ? Quali sono gli obiettivi ?
Voglio anch'io parlare di passato, di storia, di radici e di strutture produttive, di fondamenti culturali ed antropologici; voglio inoltre parlare di avvenimenti di oggi e delle opportunità che l'oggi può riservare per il domani; voglio sviluppare in buona sostanza i discorsi che si fanno attualmente a Contessa sul passato, per tentare di intravedere il futuro. Voglio parlare non per gusto speculativo, ma per tentare di trarre fili e trame da, possibilmente, sviluppare nel presente e nel futuro, nell'interesse dei nostri giovani che non possono attendere il favore dei politici di turno per restare, continuare a vivere a Contessa.
Parlerò, inviterò a parlare, con lo spirito spiegato qui sopra, di Entella, di Calatamauro, di Santa Maria del Bosco e di Contessa Entellina. E perchè no ! di greci e di latini. Ma parlerò non solamente di Contessa. La realtà di Contessa, infatti, è analoga a quella di tutti i paesi dell'entroterra palermitano. Parleremo tutti, compresi i pochi lettori che vorranno seguire il blog, dunque, di Sicilia e non solo di essa. Se dovesse servire parleremo di quelle terre, nel mondo, dove i contessioti negli ultimi 160 anni sono emigrati.
Voglio provare, con serietà, con spirito costruttivo, rigore scientifico per quanto attiene lo studio del passato e la progettazione dell'avvenire a capire se è possibile il risveglio dell'interno dell'isola. Deve pur essere vero quel giudizio diffuso che ammette che se si hanno solide radici piantate nel passato, affrontare il futuro -su queste solide basi- deve essere facile. Proviamoci !
Il Contessioto
Nessun commento:
Posta un commento