lunedì 31 gennaio 2022

Anagrafe della Popolazione. Le certificazioni potranno essere ottenute on-line da casa

ITALIA DIGITALIZZATA

 Anagrafe della popolazione (non più comunale): ora comprende tutti i comuni italiani

Il 18 gennaio 2022  è stato completato il percorso che ha portato tutti i comuni italiani dentro l’Anagrafe Nazionale: i dati di 67 milioni di italiani sono ora in una banca dati unica, sicura e digitale. 

I cittadini residenti nei 7.903 comuni del Paese e quelli all’estero iscritti all’AIRE possono verificare e chiedere l’eventuale correzione dei propri dati anagrafici online. 

Dal 15 novembre 2021, inoltre, i cittadini possono scaricare 14 diversi certificati digitali in modo autonomo e gratuito, senza doversi recare in Municipio. 

ANPR è un progetto del Ministero dell’Interno la cui realizzazione è affidata a Sogei, partner tecnologico dell’amministrazione economico-finanziaria, che ha curato anche lo sviluppo del  portale. Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri è titolare del coordinamento tecnico-operativo dell’iniziativa.

C'è di più

Da domani, 1° febbraio 2022, sarà possibile il via al cambio di residenza online, in via sperimentale già in alcuni comuni: 

I primi comuni italiani, individuati d’intesa con Anci, l’Associazione dei comuni italiani, attiveranno il servizio per il cambio di residenza o dimora dal portale dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr)

Si tratta di una prima fase di applicazione, che durerà circa due mesi, al termine della quale il servizio verrà gradualmente esteso a tutti i comuni italiani. 

La nuova modalità consente ai cittadini registrati in ANPR di effettuare le seguenti dichiarazioni anagrafiche online: cambio di residenza per il trasferimento da un qualsiasi comune, o dall’estero per i cittadini italiani iscritti all’AIRE, a uno dei comuni coinvolti; cambiamento di abitazione nell’ambito di uno dei comuni aderenti.

= = = M= = =

L'Accesso può effettuarsi con Spid, carta elettronica o carta nazionale dei servizi

È possibile accedere al portale dell’anagrafe con la propria identità digitale (Spid, Carta d’Identità Elettronica o CNS, carta nazionale dei servizi rilasciata dalle Camere dei Commercio) e compilare la dichiarazione anagrafica seguendo le indicazioni presenti nell’area riservata dei servizi al cittadino. 

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La piattaforma dell’Anagrafe nazionale è accessibile dal sito www.anagrafenazionale.interno.it, 

disponibile anche all’indirizzo 

www.anagrafenazionale.gov.it.

Partiti politici. Dopo il pessimo percorso seguito per eleggere il Capo dello Stato adesso ...

 Chiusa la corsa per il Quirinale i partiti si muovono adesso fra le macerie politiche da loro stessi create. Ed intanto, da subito, li attende la corsa che deve condurli -fra un anno- alle elezioni politiche. 

  Corsa questa che, alla luce della massima inadeguatezza dimostrata per eleggere il Capo dello Stato, non sarà facile per nessuna formazione, anche se tutte proveranno a cercare e ad esibire lo spirito di rivincita.

1) Salvini in direzione del Governo si è espresso chiedendo di sottoporlo al "tagliando",

2) Conte, sempre rivolto al Governo, ha evocato la "agenda" da rispettare,

3) Letta, ha ricordato le "priorità " da portare avanti.

Tre personaggi quasi da  persone assurde che tendono a far dimenticare le macerie "politiche" che hanno lasciato dietro di loro nei giorni scorsi. In un programma televisivo di ieri sera si è scoperto che la proposta di lanciare per la più alta carica dello Stato il coordinatore dei Servizi Segreti è stata di Letta e .. subito Salvini e Conte l'hanno fatta propria. Tre capi partito da terzo millennio!

Visti questi precedenti "ammirevoli" non è da escludere che i tre col termine "verifica di governo"  intendano ... magari altra occasione da teatrino.

Misure anticovid. Per gli ultracinquantenni da domani vigerà l'obbligo di vaccinazione

 Oggi, 31 gennaio, il Consiglio dei ministri prorogherà le misure anticovid.

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Inoltre da domani multe per i non vaccinati
che, peraltro, non potranno accedere ai posti di lavoro.

Scatta l’obbligo di vaccino anticovid per tutti gli ultra cinquantenni

Chi non sarà immunizzati, salvo gli esenti per motivi di salute che possano produrre un certificato medico, sono passibili di sanzione una tantum da 100 euro

I controlli saranno fatti a campione e la multa sarà emessa dall’Agenzia delle entrate su segnalazione del ministero della Salute. 


Da domani, quindi, gli over 50 dovranno esibire il super green pass (che si ottiene tramite vaccinazione o per guarigione) per accedere al posto di lavoro.

Contessa Entellina. La Storia dei nostri padri

 Sul blog da sempre abbiamo provato a contestualizzare la piccola "storia" locale di Contessa Entellina, quella degli arbëreshe,  nel contesto più ampio della Storia siciliana e pure in quella ancora più ampia.

  Ci proponiamo nel prossimo avvenire di presentare, ancora per flash, la microstoria locale.

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Quale era il contesto sociale in Sicilia nel 1520 e lungo il periodo feudale-baronale? 

n. "0"

= Leggendo i "Capitoli" di concessione degli spazi giuridici entro cui gli arbëreshe di Contessa avrebbero dovuto operare e vivere nella Sicilia del XVI secolo, è facile intuire cosa fosse la Sicilia feudale.

= I Capitoli di Contessa -nella essenza e sostanza- non si discostano in nulla, se non nei dettagli, da quelli delle altre Terre di Sicilia.

= L'intento che ci proponiamo di sviluppare sul Blog è di contestualizzare la piccola storia locale "contessiota" entro la cornice dei grandi fatti dell'Isola e dei flussi culturali dell'epoca.

(Segue)

Era il 31 gennaio

 2015 

 Sergio Mattarella viene eletto 12° Presidente della Repubblica Italiana. Presterà giuramento di fedeltà alla Repubblica il successivo 3 febbraio 2015.

 Abbiamo voluto ricordare la data di  inizio del primo mandato presidenziale  di Sergio Mattarella in quanto proprio ieri, 30 gennaio 2022 egli è stato riconfermato Presidente per ulteriori  sette anni.

 Di fronte al caos in cui si trova il Paese (e per la pandemia e per l'inadeguatezza complessiva della gran parte della classe politica) il Presidente, cresciuto nella cultura della complessità, ha deciso di assumere su di sé il peso della responsabilità. 


Piccola, grande Riflessione

 La libertà 

Quando i governi temono il popolo, c’è la libertà. Quando il popolo teme il governo, c’è la tirannia.

Thomas Jefferson
Politico, scienziato e architetto. E' stato presidente degli Usa
1743 - 1826




domenica 30 gennaio 2022

Elezione Presidente della Repubblica. L'immagine offerta dai partiti

Per eleggere il Presidente della Repubblica ci sono voluti sei giorni di votazioni, o come riportano i giornali, di mancate votazioni; il problema vero è che quei sei giorni hanno lasciato cumuli di macerie, in termini politici. 

Balzano agli occhi degli italiani:

1) L’assenza assoluta di leadership nella coalizione di centrodestra che stando ai sondaggi si era presentata all'appuntamento come prima nel paeseaveva promesso compattezza e consapevolezza del compito ed è -invece- andata in totale deflagrazione. 

Quel Salvini, e non solamente lui, ha dato la sensazione di gettare a caso nell’agone parlamentare e in quello dei social media, nominativi che erano "persone", senza valutare i danni che così facendo provocava alle istituzioni bruciandoli come in un falò. 

 Sono finiti come in un trita carne  presidenti del Senato, presidenti del Consiglio di Stato, responsabili dei servizi segreti; tutti perchè mancava una strategia. Il risultato inevitabile è stato che dell’alleanza di centro-destra, partita maggioritaria nei sondaggi, alla fine della settimana  non esiste più nulla. Ogni formazione è adesso singola e punta a nuovi scenari politici.

2) La situazione non è migliore nel centrosinistra. 

Il Movimento Cinque Stelle oggi è semplicemente un piccolo pezzo di ciò che era. E questo molto più ridotto pezzo non possiede alcuna sembianza o somiglianza politica e strategica col Pd con cui ritenevamo fosse alleato.

Il partito che aveva vinto le elezioni del 2018 è adesso una galassia indecifrabile, una somma di tanti progetti politici e personali. L'avvocato del popolo nella settimana delle votazioni per il Capo dello Stato ha persino sfoderato nostalgia di riavvicinamento a Matteo Salvini. Toccherà  adesso ad Enrico Letta provare a recuperare almeno qualcosa di quella massa di deputati. Come se a Letta  non bastava già il difficilissimo compito di barcamentarsi  fra le tantissime anime interne del Pd,  che stanno -pure queste- insieme nella stessa casa senza sapere il perchè.

3) Conclusione

Le macerie di questi giorni -pare di leggere sui giornali- possono essere un punto di partenza per una riflessione generale e radicale. Tutti i giocatori in campo hanno da cambiare se stessi: in termini di leadership, programmi, alleanze, serietà e responsabilità negli atteggiamenti e nella comunicazione. 

Alle radici del Cristianesimo

 Vocabolario

I racconti biblici e la storia: ... Dopo una lacuna molto lunga, l'Esodo e i Numeri, che hanno una eco nei primi cc del Deuteronomio, raccontano gli avvenimenti che vanno dalla nascita alla morte di Mosè: l'uscita dall'Egitto, la sosta nel Sinai, la salita verso Kades, il cammino attraverso la Transgiordania e l'installazione nelle steppe di Moab. Se si nega la realtà storica di questi fatti e della persona di Mosè, si rendono inesplicabili il seguito della storia di Israele, la sua fedeltà allo jahvi, il suo attaccamento alla Legge. Si deve però riconoscere che l'importanza di questi ricordi per la vita del popolo e l'eco che trovavano nei riti hanno dato ai racconti il colore di una gesta eroica (così il passaggio del Mar Rosso) e talvolta di una liturgia (così la pasqua). Israele, diventato un popolo, fa allora il suo ingresso nella storia generale e, sebbene nessun documento lo menzioni ancora, salvo una allusione oscura della stele del faraone Merneptah, ciò che la Bibbia dice concorda, nelle grandi linee, con ciò che i testi e l'archeologia ci insegnano sulla discesa di gruppi semitici in Egitto, sull'amministrazione egiziana del Delta, sullo stato politico della Transgiordania.  (Gianfranco Ravasi, biblista italiano, teologo ed ebraista, cardinale   18-10-1942).

Un personaggio alla volta

Quando l'inquietudine  è 

spinta al cammino.

1)   Il senso della vita. (Dio nel mondo: colloquio di Joseph Ratzinger con Peter Seewald).

Domanda: La Chiesa sostiene che l'uomo non è in grado di dare autonomamente senso a se stesso e al mondo. E' difficile da credere pensando alle enormi biblioteche piene di libri, scritti da persone più o meno intelligenti sulla vita e sul suo senso.

Risposta: Se nel mondo non ci fosse senso, nemmeno potremmo attribuirglielo dall'esterno. Possiamo certo compiere azioni che hanno un significato all'interno del contesto creato dalle loro finalità, ma esse di per sè non producono senso esistenziali. Il senso c'è o non c'è. Da questo punto di vista non può essere un nostro prodotto. Ciò che produciamo può ispirarci per un istante un sentimento di sufficienza, ma non giustifica e non riempie di senso la totalità dell'esistenza.

Naturalmente in tutti i tempi e in tutti i luoghi ci si è interrogati sul senso della vita e così si continuerà a fare. E si potranno anche trovare brandelli di risposta. Ciò che di queste risposte rimarrà però valido, non sarà certo ciò che si è inventato ma solo ciò che si è rinvenuto, ciò che si è scoperto nella creatura umana. E ciò che ci può aiutare a comprendere correttamente noi stessi, a vivere sensatamente la nostra esistenza. Quello che dice la Chiesa, e cioè che il senso non viene prodotto da noi ma ci viene dato da Dio, va interpretato in questi termini: il senso è qualcosa che ci sostiene, che precede e va oltre i nostri pensieri e le nostre scoperte e solo così ha la forza di sorreggere la nostra vita. (Dio nel mondo: colloquio di Joseph Ratzinger con Peter Seewald).

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Era il 30 gennaio

1933

 Il presidente tedesco Paul von Hindenburg nomina Adolf Hitler cancelliere del Reich con il compito di formare un governo di coalizione insieme al partito di destra Deutschnationale Volkspartei e con Franz von Papen come vicecancelliere, membro di spicco del cattolico Deutsche Zentrumspartei.

In fondo, questa concezione estendeva al globo terracqueo il modo di procedere che il nazionalsocialismo aveva già adottato all’interno della Germania. Nel suo discorso del 1933 al Reichstag Hitler era stato esplicito: «Il governo del Reich prenderà tutte le misure atte a garantire, d’ora in avanti e per sempre, l’omogeneità delle intenzioni politiche nel Reich e nei Länder».

Infatti l’anno dopo i parlamenti dei Länder vennero disciolti e i Länder stessi – fino ad allora Stati sovrani d’una federazione – vennero trasformati in province alle dirette dipendenze del governo centrale.







Piccola, grande Riflessione

La libertà 

La libertà significa essere liberi dalle cose che non ci piacciono in modo da poter essere schiavi delle cose che ci piacciono.

Ernest Benn

Editore, scrittore e pubblicista

1875 - 1954

sabato 29 gennaio 2022

Sergio Mattarella rieletto Presidente della Repubblica

 Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricevuta la comunicazione della rielezione dai presidenti della Camera e del Senato, ha parlato brevemente alla nazione.

T E S T O

Ringrazio i presidenti della Camera e del Senato per la loro comunicazione.
Desidero ringraziare i parlamentari e i delegati delle Regioni per la fiducia espressa nei miei confronti.
I giorni difficili trascorsi per l’elezione alla Presidenza della Repubblica, nel corso della grave emergenza che stiamo tuttora attraversando sul versante sanitario, su quello economico e su quello sociale richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento.
Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati, e naturalmente devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti, con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini.

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Si è pervenuti alla ri-elezione di Sergio Mattarella all’ottava votazione, svoltasi nella serata di oggi, sabato 29 gennaio 2022.

Il capo dello Stato, 80 anni, ha superato la maggioranza assoluta dei grandi elettori, fissata a 505 voti, con 759 preferenze

La riconferma di Mattarella, è stata voluta da tutte le forze politiche ad eccezione di Fratelli d’Italia.

Elezione Presidente. Spunta l'intesa fra sovranisti e populisti.

 Il quinto giorno di votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica, con il quorum a 505 voti, dopo quattro nulla di fatto, è stato caratterizzato dal naufragio della candidatura di Elisabetta Casellati, presidente del Senato e da una ulteriore serie di riunioni dalle quali è scaturita l’ipotesi di candidare una donna al Quirinale. 

 Il tentativo  della candidatura della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati non è andata oltre quota 382 voti; alla votazione del pomeriggio c'è stato l'exploit del non candidato Sergio Mattarella, pilotato più dai populisti M5S che dai PD.

 La giornata si è chiusa con Giuseppe Conte (M5S) e Matteo Salvini (Lega) tornati ad essere collaborativi e pronti a lanciare una donna per la più alta carica della Repubblica. Il nome immediatamente circolato è stato quello di Elisabetta Belloni, dirigente al vertice dei servizi segreti. L'intenzione è  stata subito approvata dal "papa" dei populisti, Beppe Grillo.

 L'effetto immediato di quella decisione è stato di spaccare sia il centrodestra (già messo a dura prova dal flop dell’operazione Casellati) che la maggioranza di governo da cui finora è rimasta fuori solamente il partito della Meloni. 

  I No all'ipotesi  Belloni sono arrivati immediatamente dal movimento di Matteo Renzi e da Forza Italia, motivati dal "garantismo" rispetto all'immenso potere di cui possono disporre i servizi segreti, ricordando che solamente in Russia con Putin il capo dei Servizi Segreti è divenuto Capo dello Stato.

 Forza Italia  ha inoltre  annunciato che d’ora in avanti le trattative per risolvere la crisi non saranno condotte,  per essa, da Salvini finora leader dell'intero centro-destra, ma per conto loro.  Scettico della svolta di Conte, adesso tornato in sintonia con Salvini, si è pure dichiarato il Pd (una parte del quale coltiva tuttora l'improbabile ipotesi Mattarella-bis). Dalla svolta di Conte si è pure dissociato lo stesso Di Maio, esponente M5S. L'odierna giornata riparte con ulteriori vertici di tutte le forze politiche prima del nuovo voto previsto alle 9.30.

Era il 29 gennaio

1916

 Prima guerra mondiale:

Parigi viene bombardata dagli Zeppelin tedeschi per la prima volta.

Nelle vicende belliche l'arma aerea venne impiegata per la prima volta in modo sistematico durante la Prima Guerra Mondiale.  La Germania fu la nazione che  investì di più nell'arma aerea e i dirigibili Zeppelin divennero quasi un simbolo della guerra tedesca. Parigi era stata bombardata dagli Zeppelin sin dall'agosto del 1914 e i tedeschi avevano sfidato le barriere naturali che proteggevano l'Inghilterra per effettuare bombardamenti che avevano provocato distruzioni e danni.

Lo Zeppelin (conosciuto comunemente come dirigibile) fu un tipo di aeronave rigida, di cui fu pioniere il Conte Ferdinand von Zeppelin.

Piccola, grande Riflessione

La vita 

Sei qui solo per una breve visita. Non fare in fretta, non preoccuparti. E assicurati di annusare i fiori lungo la strada.

Walter Hagen

Golfista statunitense.

1892 - 1969


venerdì 28 gennaio 2022

Contessa Entellina. La comunità locale colpita da un lutto

 Coronavirus a Contessa Entellina

 Nel primo pomeriggio di domani, 29 gennaio, nella Chiesa della Favara si svolgeranno le esequie della concittadina Maria Tamburello, persona conosciuta nella nostra piccola comunità locale. 

 Da alcune settimane essa è stata ricoverata in una struttura ospedaliera, ove sta tuttora in cura il marito, ma purtroppo non ce l'ha fatta.

 Dal blog giunga in questa triste circostanza all'amico Nino e ai figli la vicinanza comunitaria e l'augurio per la sua pronta guarigione.

 

Elezione Presidente. Centro-Destra diviso e Centro-Sinistra senza solidi approcci

 Salvini prova a ricucire con la Meloni per portare -in mattinata-  la candidatura-bandiera della presidente del Senato o -se la Meloni non ci sta- quella del magistrato Nordio. Dovesse fallire il tentativo unitario a destra non resta, al Centro-Destra,  che condividere col Pd l'ipotesi Casini, anch'egli da una vita uomo della Destra.

 La situazione complessiva mostra nel sottofondo un prosperare di candidature che sorgono e poche ore dopo tramontano. La scelta del Centro-Destra, che sulla carta sarebbe lo schieramento maggioritario, è di provare con l'aiuto degli "sbandati" del M5S un colpaccio o -se il tentativo fallisce- chiudere col Pd, il partito che sulla carta sarebbe partito di Sinistra che però non sa - e verosimilmente non può- andare col sostegno molto teorico del M5S oltre il centrista Casini. 

 Al di là della figura istituzionale della Casellati, il Centro-Destra è pure tentato di puntare su una figura di "destra", addirittura su un amico di Putin: il presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini, ministro degli esteri durante i governi berlusconiani. Ma questo eventuale passo significherebbe la sicura fine dei governi istituzionali con Draghi, che quasi sicuramente non rimarrebbe al suo posto senza l'ampia alleanza di governo. La tentazione di Salvini nasce dal sostanziale disfacimento del M5S, diviso fra più orientamenti.

  Ogni ipotesi resta comunque sempre aleatoria. Ai nostri giorni -lo ripetiamo- non esistono più i partiti solidi della Prima Repubblica e le odierne cordate si fondano non sulle visioni di un certo tipo di società ma sulla convenienza immediata, quella del momento. Tutto frutto del populismo, bandiera e certificato di nascita del M5S, ma anche dell'assoluta carenza di visione di società sia del Centro-Destra, che della sostanziale inesistenza di una vera forza di Centro-Sinistra.

Economia domestica. Arrivano le bollette elettriche e del gas, con forti rincari

 Cominciano  ad arrivare le prime bollette di gennaio e con esse tutti abbiamo la conferma della annunciata  stangata, conseguenza -ci viene spiegato dai media- della controversia Ucraina/Russia.

 Purtroppo per le utenze, i 5,5 miliardi di euro stanziati dal governo per aiutare le famiglie e le aziende nel primo trimestre di quest’anno non sono bastati per mitigare i costi addizionali per gli utenti domestici e aziendali.

 Dal primo dell’anno lo scatto degli incrementi è stato del 55% per l’elettricità e del 42% per il gas. Secondo la Cgia di Venezia a fronte di un rincaro di luce e gas che per il 2022 ammonta complessivamente a 89,7 miliardi, il tasso di copertura supera di poco il 6%. 

 Il rincaro di 89,7 miliardi, ricadra' per 30,8 in capo alle famiglie e 58,9 alle imprese.

Era il 28 gennaio

 1521

Dieta di Worms: l’imperatore Carlo V presiede l’assemblea dei principi del Sacro Romano Impero in attesa dell’audizione di Martin Lutero al fine di fargli ritrattare le sue 95 tesi. La dieta durerà fino al 25 maggio. Lutero, invece di abiurare, continuerà a sostenere la sua riforma del cristianesimo.

1547 



Muore a Londra re Enrico VIII, fondatore della Chiesa Anglicana.


Nonostante la partecipazione alla guerra contro Luigi XII di Francia unito alla Lega Santa di papa Giulio II e di Ferdinando il Cattolico, Enrico era afflitto dal problema dell’eredità che lo spinse allo scontro con la Santa Sede. Non riuscendo ad avere figli maschi, diretti eredi al trono (dal matrimonio con la regina Caterina d’Aragona l’unica sopravvissuta alla nascita fu la futura regina Maria I Tudor, la famosa Bloody Mary) Enrico chiese infatti a papa Clemente VII di far annullare la dispensa papale con cui Giulio II aveva celebrato il matrimonio con la regina Caterina, per potersi risposare con l’amante Anna Bolena. Ma il papa si rifiutò, Enrico VIII sposò ugualmente Anna Bolena nel 1533 e venne scomunicato.

Il parlamento inglese decise l’anno successivo per la rottura con l’autorità papale stabilendo tramite l’Act of Supremacy che il re doveva essere considerato l’unico capo supremo della Chiesa d’Inghilterra. 

Piccole, grandi Riflessioni

 La memoria

“La memoria è determinante. È determinante perché io sono ricco di memorie e l’uomo che non ha memoria è un pover’uomo, perché essa dovrebbe arricchire la vita, dar diritto, far fare dei confronti, dar la possibilità di pensare ad errori o cose giuste fatte. Non si tratta di un esame di coscienza, ma di qualche cosa che va al di là, perché con la memoria si possono fare dei bilanci, delle considerazioni, delle scelte, perché credo che uno scrittore, un poeta, uno scienziato, un lettore, un agricoltore, un uomo, uno che non ha memoria è un pover’uomo. Non si tratta di ricordare la scadenza di una data, ma qualche cosa di più, che dà molto valore alla vita.”

Mario Rigoni Stern
Militare e scrittore
1921 - 2008

giovedì 27 gennaio 2022

Era il 27 gennaio

1945


 Avviene la  Liberazione, da parte dell'Armata Rossa, del campo di concentramento di Auschwitz. Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto.

  Il campo di concentramento di Auschwitz è stato un vasto complesso di campi di concentramento e di sterminio situato nelle vicinanze della cittadina polacca di Oświęcim. Durante la seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1944, vi furono sterminati più di 1 milione di prigionieri, in gran parte ebrei

Piccole, grandi Riflessioni

 La vita

"Alla fine, ciò che conta non sono gli anni della tua vita, ma la vita che metti in quegli anni”.

Abraham Lincoln
Politico e avvocato, presidente Usa
1809 - 1865

mercoledì 26 gennaio 2022

Elezione Presidente. Letta propone che i capi delegazioni si chiudano in una sorta di ... conclave

1)  «Dobbiamo chiuderci in una stanza a pane e acqua per la soluzione. Noi siamo disponibili, ma non si possono buttare giorni a schede bianche»; cosi il segretario del PD per accellerare i tempi per l'elezione del nuovo Presidente delòla Repubblica.

2) Il leader della Lega, Salvini,  ha presentato (ufficializzato) i nomi di Pera, Nordio e Letizia Moratti. «I nostri nomi sono Marcello Pera, Letizia Moratti e Carlo Nordio. Nessuno di loro ha una tessera di partito ma hanno ricoperto ruoli importanti». 

3) «Mi dovete chiamare Casini, come mi avete sempre chiamato da quaranta anni». Così Pierferdinando Casini ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se dovessero chiamarlo presidente.


Era il 26 gennaio

 1564 

Il Concilio di Trento pubblica le sue conclusioni nel Catechismo Tridentino, stabilendo una distinzione tra cattolicesimo e protestantesimo.

  Il concilio di Trento o concilio Tridentino fu il XIX concilio ecumenico della Chiesa cattolica, convocato per reagire alla diffusione della riforma protestante in Europa. L'opera svolta dalla Chiesa per porre argine al dilagare della diffusione della dottrina di Martin Lutero produsse quella che fu definita la controriforma.

 Il Conciliodal 1545 al 1563 avrebbe dovuto mettere fine alla frattura tra Cattolici e Protestanti, ma si risolse invece in una serie di rigide affermazioni con cui si sconfessarono le teorie di Lutero.

Piccole, grandi Riflessioni

Le lezioni della vita

 È un vero peccato che impariamo le lezioni della vita solo quando non ci servono più.

Oscar Wilde

Scrittore, aforista, poeta, drammaturgo, giornalista e saggista 

1854 - 1900


martedì 25 gennaio 2022

Covid Sicilia. 71 morti e 7.516 nuovi positivi, oggi

 Ospedali sotto pressione

 Gli attuali positivi nell'Isola sono 220.293 al netto dei guariti, 1.935. Ma è il numero delle vittime frutto di riconteggi a spaventare, sono 71 e portano il totale dei decessi a 8.285. 

  Sono 1.662 i ricoverati nei reparti ordinari, 37 in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 158. Palermo oggi conta 1461 nuovi positivi, Catania 1640, Messina 857, Siracusa 832, Trapani 420, Ragusa 916, Caltanissetta 569, Agrigento 702, Enna 119.

  Questa mattina al Cervello sono arrivati 63 pazienti, l’indice di sovraffollamento è al 315%. Non va meglio a Villa Sofia: 69 pazienti e un indice al 230%. All'ospedale Civico la situazione è meno grave: 51 arrivi e un sovraffollamento del 159%; 24 al Policlicico (112%)

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I concittadini, contessioti ricoverati attualmente sono tre.

La guida all’elezione del prossimo capo di Stato (3)

 Ragionando in termini politici

Giornata interlocutoria quella di ieri -come lo sarà quella di oggi- per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Il centrodestra, dopo che Berlusconi ha gettato la spugna, appare disorientato con lo scettro impugnato da Salvini. Quanto al centrosinistra,  in mancanza (o quasi impossibilità a causa delle troppe "correnti" interne al Pd) di guida solida sembra arroccarsi e non andare oltre l'invocare ulteriormente Mattarella, candidato improbabile perchè lo ha detto in mille modi l'interessato. Ma in sottofondo si lavora per trovare una situazione che consenta, che possa consentire a Draghi di salire sul Colle. Ma di contro (in tanti) pensano che non si possa lasciare il Governo alla scadente -complessiva- classe politica. I paesi europei amici -tra l'altro- sono preoccupati che l'Italia torni ad essere il malato del continente, giusto in un momento in cui si odono rumori di .... in Ucraina.

Sfogliando alcuni giornali.

 

Domani

«Se guardiamo all’interesse dell’Italia, nessuno è più adatto di Mario Draghi a prendere il posto di Sergio Mattarella come presidente della Repubblica».
Stefano Feltri

Le preferenze per Mario Draghi si sprecano: « la grande capacità di mediazione tra le forze politiche, dimostrata anche in questo anno, una credibilità internazionale maturata negli anni dell’eurocrisi alla guida della Bce, la profonda conoscenza della macchina dello Stato, fin da quando era direttore generale del Tesoro trent’anni fa, e un rigore personale che gli ha evitato ogni contestazione di comportamenti inappropriati in una carriera lunga decenni nelle istituzioni»

 

Il Fatto Quotidiano 

«I giallorosa lanciano Riccardi .. . Salvini: no a Draghi e Casini». «Mi faccia il piacere», di Marco Travaglio.  


 

Il Foglio

«"Sì, nonna, va bene, ma tu un nome ce l'hai?". Ne ho due, ho risposto, perché è sempre meglio avere una riserva e te li dirò in ordine rigorosamente alfabetico, come si fa a scuola: Marta Cartabia e Mario Draghi».
Elsa Fornero

 

 

All'opposto del Fatto, il giornale di Claudio Cerasa tratta l'attuale premier quasi agiograficamente, con un fantapezzo che ricostruisce le sue parole e con un mega articolo dal titolo chiaro: «Draghi, perché sì». Pezzo che raccoglie testi di molti giornalisti e politici, da Giuseppe De Filippi a Linda Lanzillotta, da Elsa Fornero a Tito Boeri.

Elezione del Presidente. Prima giornata di votazione: sono iniziate le trattative

 È finito poco dopo le 21.30 lo spoglio della prima giornata di votazioni per eleggere il tredicesimo presidente della Repubblica. Non essendo stato raggiunto il quorum prescritto e' stata convocata la seconda votazione per oggi, martedì 25 gennaio, alle 15.

  Al di là dei tanti voti dispersi su tanti personaggi e delle oltre 600 schede bianche, c'è da evidenziare che le varie ed articolate parti politiche ieri hanno iniziato a dialogare, ad aprire varchi di ancora lontane intese verso l'approdo. 

 Dopo il ritiro della candidatura di Berlusconi l'iniziativa delle trattative per il Centro Destra è passata a Salvini. Per il centro-Sinistra e' Letta a provare a tenere "stretto" il difficile e frastagliato mondo populista dei 5Stelle. Ma ad oggi, nonostante pure Draghi abbia rotto il silenzio lasciando intendere di essere disponibile per il Colle, si è ad un vicolo chiuso, cieco. Draghi Presidente significa infatti lasciare gestire i fondi PNRR a chi? Alla notoria inaffidabile classe politica che ci ritroviamo a destra e a sinistra? Inizierebbe il cammino del nostro sistema verso il presidenzialismo?

 I partiti, in realtà temono e conseguentemente esigono assicurazioni da Draghi e non solamente da lui che chiunque vada al Quirinale  non sciolga anticipatamente il Parlamento senza che sia ancora maturato il periodo al diritto del vitalizio.  Elezioni anticipate significano, peraltro, successivo numero ridotto di un terzo dei parlamentari eletti.

Era il 25 gennaio

 1959 

Papa Giovanni XXIII indice il Concilio Ecumenico Vaticano II.

Concilio è l’assemblea suprema della Chiesa Cattolica ed è composto dal Papa, dai Patriarchi, dai Cardinali, dai Vescovi e dai capi degli ordini religiosi (tuttavia, solo quelli maschi, e qui la Chiesa ha ancora da riflettere prima che sia tardi). 

Un Concilio prende decisioni in materia di legislazione ecclesiastica, dottrina e liturgia, ma per essere valide le sue decisioni devono essere approvate dal Papa che resta il capo assoluto della Chiesa cattolica. 

 In tutto la Chiesa romana ha tenuto 21 Concili Ecumenici.


Piccole, grandi Riflessioni

 Lavora come se non avessi bisogno di denaro, ama come se non ti avessero mai ferito e balla come se non ti vedesse nessuno.

 Ricordati che la pelle avvizzisce, i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni. Ma l’importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Madre Teresa di Calcutta
Religiosa 

1910 - 1997

lunedì 24 gennaio 2022

La guida all’elezione del prossimo capo di Stato (2)

  Oggi alle 15,oo si tiene la prima votazione per eleggere il nuovo capo dello Stato: le trattative tra i partiti non hanno finora portato a indicazioni chiare per il nuovo inquilino del palazzo del Quirinale, e potrebbero pertanto spuntare -in mancanza di intese fra le forze politiche- tante scheda bianche. 

  Spunteranno ovviamente tanti nomi differenziati che esprimeranno umori personali di ciascun grande elettore. E' sempre accaduto in tutte le precedenti elezioni del Capo dello Stato. 

I giornali di oggi, in mancanza di reali intese, riportano sensazioni favorevoli distribuite fra Draghi e Casini. Mah ....

La guida all’elezione del prossimo capo di Stato (1)

Oggi 24 gennaio, iniziano le votazioni

per eleggere il nuovo Capo dello Stato

che dovrà subentrare a Sergio Mattarella.

La procedura per eleggere il presidente della Repubblica è stabilita dalla Costituzione Repubblicana (articoli 83, 84 e 85). Trenta giorni prima che scada il termine del mandato del capo dello Stato, recita appunto l’art. 85 della Carta, «il presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo presidente della Repubblica».

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Brevi appunti di Sabino Cassese, 

giurista, ripresi dal Corriere della Sera

--Una volta l'opinione pubblica si appassionava alla contesa tra Coppi e Bartali. Ora alla gara per assumere la più alta carica della Repubblica. Intanto, il Paese è in pausa e nell'opinione pubblica si affaccia l'idea sbagliata che la politica consista in quella che Tocqueville chiamava la «passion des places», cioè nell'attribuzione di cariche, invece che nel guidare il Paese.

 

--Perché questa volta tanta maggiore attenzione per la scelta del prossimo presidente? I motivi sono due. Molte forze politiche pensano che si possa prendere una decisione a pacchetto: eleggere il presidente, decidere chi governerà, stabilire le sorti del Parlamento. Insomma, una decisione che coinvolga tutti i palazzi del potere, Quirinale, Chigi, Montecitorio, Madama.

 

--Più importante il secondo motivo. Quello attuale è un Parlamento di minoranze, e le minoranze sono al loro interno frammentate. È cruciale, quindi, il ruolo di chi dovrà mettere domani insieme tutti i frammenti, di chi - come il regista di un film - farà il montaggio. Basti pensare all'esperienza di questi quattro anni di legislatura, nei quali abbiamo sperimentato tre diverse combinazioni politiche.

 

--I presidenti italiani - i registi delle crisi - hanno dovuto sempre correre ai ripari e sedare conflitti: Leone e Pertini hanno dovuto gestire 8 crisi di governo ciascuno; Segni 3, nei soli due anni della sua presidenza; Einaudi, Gronchi, Cossiga 7; Scalfaro, Ciampi e Napolitano 5. Questo vuol dire che nel settennato presidenziale ciascun capo dello Stato ha dovuto dedicarsi ogni anno a questo compito.

 

--Mai, però, la frammentazione è stata tanto alta come oggi. Il continuo dissenso finisce per prestare al presidente un compito aggiuntivo, una ulteriore forza. Per rendersi conto di questo, basta guardare quel che succede in Germania. Lì hanno una Costituzione che ha la stessa età di quella italiana e un regime parlamentare come quello italiano. Hanno un presidente con una dote di poteri paragonabili a quelli del presidente italiano. Ma hanno anche una norma costituzionale secondo la quale il «Bundestag» può esprimere la sfiducia al Cancelliere federale soltanto nel caso in cui, a maggioranza dei suoi membri, elegga un successore e chieda al Presidente federale di revocare il Cancelliere federale. Il Presidente federale è tenuto ad accogliere la richiesta e a nominare l’eletto. In altre parole, la sfiducia costruttiva, che era stata proposta (e scartata) in Italia prima ancora che in Germania.


--Se le forze politiche, con il loro continuo frammentarsi, non gli imponessero la gravosa incombenza di prestare continuamente la sua attenzione alla stabilità di governo, il presidente non rimarrebbe certamente senza lavoro. Al presidente spetta il compito di autorizzare la presentazione di disegni di legge di iniziativa governativa, di promulgare le leggi ed emanare i regolamenti, di rinviare leggi alle Camere, di inviare ad esse messaggi. Vista la conclamata inadeguatezza delle nostre leggi, il presidente potrebbe svolgere il compito di assicurare coerenza e chiarezza delle norme.

--Il presidente presiede il Consiglio superiore della magistratura: lo dispone ben due volte la nostra solitamente concisa Costituzione. Se la sua attività non fosse assorbita dal compito di formare governi ed assisterli, il presidente potrebbe non delegare ad un suo vice la presidenza del Csm, assicurando personalmente che alle cariche dell’ordine giudiziario si acceda con criteri rigorosi di capacità ed esperienza. L’ordine giudiziario sarebbe meno autoreferenziale (come si usa dire).

--Il presidente nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato: così prevede la Costituzione. Se le forze politiche fossero meno frammentate o almeno più capaci di trovare accordi su programmi di governo, il presidente potrebbe trovare tempo ed energia per svolgere il compito di garante del rispetto del criterio meritocratico richiesto all’amministrazione per l’accesso agli uffici pubblici, specialmente quelli più alti.

--Queste attività meno rivolte alla «politica dei partiti» e più dirette a migliorare il funzionamento dei tre poteri dello Stato, quello legislativo, quello giudiziario, quello amministrativo, sono state in qualche caso svolte con maggiore intensità. Per citare esempi lontani, Einaudi amava scrivere brevi appunti ai ministri, come un professore che spiega e motiva. Segni nei due anni del suo mandato presiedette il Csm quasi il doppio delle volte rispetto a Leone nel suo settennato. Più presidenti hanno rinviato al Parlamento leggi perché prevedevano spese senza adeguata copertura.

--Se i presidenti avessero modo di svolgere questi compiti, non finirebbero per interferire con le decisioni politiche. Chi può ritenere scelte partigiane leggi più chiare e coerenti, uffici giudiziari meglio diretti e più funzionali, funzionari amministrativi scelti secondo il merito e quindi una burocrazia meglio funzionante? Di un miglioramento in questi settori si gioverebbero tutti i cittadini, senza distinzione di orientamenti politici. La figura del presidente potrebbe essere diversa se la forza coesiva dei partiti e la loro capacità aggregativa fossero maggiori. Invece di doversi preoccupare del governo, il presidente potrebbe dedicare il suo impegno — come richiede la Costituzione — al buon funzionamento delle istituzioni, da cui, in ultima istanza, dipende il benessere di una nazione.