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martedì 15 settembre 2020

L'Italia fascistizzata. ll razzismo emergente dai discorsi politici, mediatici e istituzionali dei nostri giorni (2)

  Il Fascismo, oltre che la dittatura, 

realizzò pure uno Stato totalitario ?

Abbiamo già accennato a come il Fascismo si accinse a conquistare la società italiana provando, nella fase iniziale, a trovare situazioni di accomodamento sia con la Monarchia che con la Chiesa.

Il regime si dotò comunque molto rapidamente di leggi restrittive delle libertà politiche e pure culturali sciogliendo i partiti altri; istituì il confino di polizia per i non fascisti nonchè il Tribunale speciale e l'Ovra per la repressione del dissenso politico e nel 1938 arrivò ad introdurre anche la legislazione antisemita, la vera e persecutoria svolta antiumana.  
Che si era intrapresa, ad un certo punto del percorso, la via che dalla dittatura (scioglimento di tutti i partiti democratici) conduceva al totalitarismo lo si è potuto cogliere pure dal ruolo attribuito al partito fascista, unico controllore dell'educazione politica dell'intera gioventà col fine di mirare a creare l'uomo nuovo, l'uomo integralmente fascista. 

Non v'è dubbio che nel perseguimento dell'intento di creare l'uomo nuovo e nell'uso della repressione di ogni dissenso non sono mancati gli aspetti comici che vedevano più la corsa a mostrare il vigore fisico mediante le attività-ginnico-sportive che altro, almeno nelle zone marginali del Paese.

Mi piace riferire un aspetto piuttosto comico di un personaggio locale, un parente, di Contessa Entellina, un lavoratore della terra che preferiva occuparsi della sua attività agricola piuttosto che frequentare la piazza. In una giornata nella quale era previsto un discorso di Mussolini agli italiani, in piazza Umberto era stata situata una radio a cui erano collegati tanti altoparlanti ed egli (il parente) uscì da casa per recarsi a comprare il "trinciato" di tabacco da trasformare poi in sigarette. Giunto in piazza, dove si stava svolgendo l'adunata in attesa del discorso di Mussolini, fu avvicinato da un esponente in camicia nera che gli ordinò di togliersi la coppola. Egli sorpreso si girò tutt'attorno, e a modo di curiosità, chiese "Isté scon Cristi?"= "Sta per passare il Signore?" e dopo aver dato uno strattone al personaggio per liberarsi il percorso tirò dritto verso il tabaccaio. Questo ricordo per evidenziare che il regime apparve a tanti italiani più ridicolo che serio. E' noto, purtroppo, che tanti personaggi democratici vennero seriamente perseguitati e finirono nelle galere, ne citiamo due fra le tante migliaia,  Gramsci, Pertini.

Avremo modo di trattarne ampiamente. 

L'episodio riferito intende mettere in evidenza che se il Fascismo si proponeva di fascistizzare il paese, in più realtà ed in più situazioni, esso si rivelò con le sue ginnastiche e le sue divise estremamente  comico e ridicolo e si scontrò con il temperamento della gente laboriosa e con i veri bisogni dei territori.

Ogni regime totalitario in fondo non rappresenta che un'approssimazione rispetto a un modello che esso si propone di perseguire. Va sottolineato comunque che nel 1938 anche nei paesini dispersi del Meridione vi fu una accellerazione e la già consolidata dittatura puntò col massimo della cattiveria e ferocia in direzione del totalitarismo. Ed infatti quel mio parente venne sempre più tenuto sott'occhio. 

La svolta del 1938 fu ovunque nel Paese drammatica, il Fascismo divenne totalitario senza se e senza ma. 

Vedremo come.

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