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martedì 16 luglio 2019

Giustizia sociale. Dovrebbe essere la regola che governa l’azione politica di un Paese democratico, ma ...

Flat Tax. 

All'incontro di Matteo Salvini al Viminale con 43 sigle sindacali e datoriali è stata presentata una tassa, o meglio la rimodulazione del sistema tributario che farà guadagnare 969 euro a chi ha un reddito da 25 mila euro annui, 7.639 euro a chi ha un reddito da 50 mila. 
Per le famiglie più povere non cambierà nulla.

Ma, da quanto ne sappiamo, nessuna sigla ha voluto ricordare cosa prevede l'art. 53 della Costituzione: 
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
In altre parole, il sistema tributario deve prevedere un assetto di tassazione che cresca con il crescere del reddito.
Il rilievo del criterio di progressività risiede nel gravare sulle classi sociali più abbienti così da poter soccorrere e sostenere le classi sociali in difficoltà, garantendo i diritti e i servizi sociali fondamentali quali 
-la pubblica istruzione, 
-l’assistenza sanitaria, 
-la previdenza sociale  
-l’indennità di disoccupazione, 
tutti criteri sui quali si basa lo Stato Sociale Italiano.

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