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martedì 25 giugno 2019

Cosa capita all'umanità ?

Emigrazione siciliana di fine '800
A Contessa Entellina in questo tramonto del secondo decennio del XXI secolo siamo rimasti in pochi, davvero in pochi. In una foto degli anni cinquanta che riprende l'intera classe scolastica  maschile della prima elementare, il maestro era Pasquale Caruso da alcun anni deceduto, eravamo cinquanta ragazzi. Tutti maschi. Contessa contava tremilaecinquecento abitanti.

Una insegnante nei giorni scorsi mi faceva sapere come -ai nostri giorni-  sia divenuto difficile comporre le classi della scuola elementare: si parla infatti di potenziali classi scolastiche miste (maschi e femmine) di cinque, sei, sette ragazzi.

La questione -ovviamente- non riguarda solamente il nostro paese. L'intera area interna dell'Isola continua a svuotarsi di persone, a constatare il degradarsi delle strade di collegamento e delle infrastrutture che dovrebbero servire a meglio congiungere e a meglio far convivere le persone e le comunità. 
A Contessa lo spopolamento lo notiamo non solo nell'immenso patrimonio edilizi post-terremoto non abitato, non animato dalla presenza umana, ma anche e soprattutto dalle erbe, erbacce, che spuntano ovunque e che caratterizzano tutte le strade, forse un pò meno  due/tre assi viari principali.
E sul piano individuale ?
Ieri la vita indviduale era quasi influenzata, per non scrivere condizionata, dalla vita di quartiere, dal parentato, dalle suore e dai sacerdoti. Oggi è sviluppatissima la coscienza individuale, a volte persino astiosa nei confronti degli altri.
L'eloquio con gli altri è asciutto, esiste una consolidata allergia alle feste religiose e non che un tempo unficavano credenti e agnostici. Nella spesa comunitaria prevale un'acuta sensibilità all’inutile e una evidente trascuratezza su ciò che servirebbe.
A creare questo clima di umanità/disumanità svolgono un ruolo non indifferente i media, la Tv sopratutto.
Sulla Sea Watch 3, al largo delle coste siciliane, di Pantelleria, ci sono 42 migranti a bordo da 12 giorni. Il clima umano dei nostri giorni è tale che nessuno ne parla, i media si occupano d'altro, i governanti fanno vanto di -sostengono- avere chiuso i porti.
Noi di Contessa abbiamo perso memoria di ciò che nonni e bisnonni ci hanno tramandato sulle migliaia (si, migliaia) di contessioti che giungevano al largo delle coste Usa, brasiliane, argentine e per mesi e mesi erano costretti all'umiliazione, alla sofferenza, al dolore dei respingimenti, alle quarantene. Quei contessioti mai tuttavia pensarono -a fronte dell'ostentato odio nei loro confronti- di tornare "a casa loro". I reggitori politici della Patria nei loro confronti non avevano mostrato -per secoli- umanità, per secoli. Erano partiti in cerca di una nuova Patria ben sapendo che avrebbero incontrato pure lontano da "casa loro" disumanità, ma che avrebbero con difficoltà incontrato pure speranza di sopravvivere. Oggi -a New Orleans- l'Associazione Contessa Entellina conta più di diecimila soci.

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