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lunedì 20 maggio 2019

Unione Europea. Ripercorriamo alcune tappe

Nel 1949 fu firmato il Patto Atlantico (Nato) che istituzionalizzava la collaborazione fra i paesi occidentali dell'Europa e gli Usa. L'alleanza oltre che contrastare le mire espansionistiche dell'Urss aveva, almeno per gran parte degli anni cinquanta, il fine di assicurare l'egemonia nella parte del vecchio continente -alleata degli Usa- alle forze politiche moderate e/o conservatrici, e di mantenere le forze di sinistra nel ruolo di opposizione.

Non è quindi per caso se tra i pionieri europei che pongono i primi mattoni per la costruzione della casa europea troviamo tre figure di spicco di cultura ed etica cristiana:
--il primo cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Konrad Adenauer,
--il presidente del Consiglio italiano, Alcide De Gasperi,
--il ministro degli esteri francese, Robert Schuman.
Erano tutti e tre personaggi animati da grandi sentimenti ideali ma contemporaneamente convinti che l'integrazione europea rispondesse agli interessi nazionali dei rispettivi paesi. Certamente l'idea di integrazione è stata -pure- condizionata dal clima di guerra fredda che esisteva rispetto al blocco dei paesi comunisti, egemonizzati dall'Urss. 
Per i due paesi usciti sconfitti dala seconda guerra mondiale (Italia e Germania) si trattò inoltre di una opportunità in quanto consentiva loro di essere riammessi nel contesto di una nuova e ampia istituzione di paesi non più "nemici" e tutti con sistemi politici "democratici".

Con i tre paesi qui sopra ricordati si ritrovarono pure a costituire le prime forme di coooperazione europea Olanda, Belgio e Lussemburgo, tutti paesi che durante la guerra avevano subito l'occupazione nazista.
La Gran Bretagna preferì restare fuori dai primi organismi di cooperazione, avendo consolidato un vincolo diretto e solido con gli Usa e con i paesi ex coloniali del Commonwealth.

La prima organizzazione sovranazionale fra i sei paesi europei sopra ricordati, tutti disposti a cedere fette di sovranità nazionale, è stata la CECA (Comuntà europea del carbonee dell'acciaio). Si provò inoltre, ma con esito non positivo, a costituire pure il CED (un esercito di difesa unico). D'altronde la Nato parve garantire la sicurezza che si intendeva perseguire.

Era quello dei primi anni cinquanta tempo di forte contrapposizione con l'Urss che aveva già sperimentato la sua bomba atomica e non  faceva mistero di voler esportare il modello comunista ove risultava possibile. 

Con l'istituzione degli organismi sovranazionali, di cui la Ceca è stata il primo esempio, i promotori puntarono quindi sulla cooperazione economica e contestualmente a far nascere sentimenti di solidarietà  fra i popoli e gli stati che potessero affievolire il precedente sentire nazionalistico che aveva condotto il vecchio continente al disastro della guerra.

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