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giovedì 7 marzo 2019

Scenari politici. Destra e Sinistra -che si definiscano Liberaldemocratici o Socialdemocratici- perseguono obiettivi differenti anche quando collaborano

Non e' affatto vero che 
destra o sinistra siano la stessa cosa,
che demagogia populista e maturita' civica siano compatibili

Vero e' che le ipotesi "comunista" e quella "fascista" sono entrambi sparite dallo scenario e dalle ipotesi praticabili in Occidente e che la democrazia abbia adesso delle basi largamente condivise in questa parte del pianeta, ma sostenere che non esiste differenza fra destra e sinistra politica e' grave. E' segno che la scuola non forma ai nostri giorni cittadini ma dei qualunquisti.

Lo spettro destra-sinistra implica cosi tanti aspetti della vita sociale che solamente i superficiali ed i qualunquisti possono non voler cogliere e leggere. Questo spiega come e con quanta facilita' da saltinbanco tanta gente passi da destra a sinistra e/o da sinistra a destra e nonostante cio' continua a sentenziare di coerenza e di consapevolezza.

Certo, destra e sinistra si identificano oltre che con i loro rispettivi  valori, obiettivi e finalita' anche con gli uomini e le classi politiche che -purtroppo- sappiamo tutti bene che da alcuni decenni lasciano -almeno in Italia e Grecia- molto a desiderare. Tutto cio' non puo' significare che destra e sinistra non possiedono differenze culturali e di obiettivi, fermo restando che entrambi dovrebbero riconoscersi nelle fondamenta costituzionali di ciascun paese.

Riportiamo qui sotto alcune differenziazioni che si ritrovano nei bagagli -prima che politici- culturali della sinistra e della destra e che ci vengono in larga parte ispirati da un recente libro di un autore francese (Alain Deneault).
--regolamentazione e lassismo nel campo dell'attivita' economica
--statalizzazione e/o controllo pubblico e privatizzazione dell'attivita' economica,
--tassazione progressiva della ricchezza ed esenzione fiscale,
--pacifismo e amore per le divise,
--laicita' delle istituzioni e preferenza verso una forma di culto,
--esistenza del diritto del lavoro e libera trattativa tra padroni e dipendenti, 
--decentralizzazione regionale delle istituzioni pubbliche o accentramento,
--ruoli elettivi a tutte le classi sociali e monopolizzazione (di fatto) delle solite elite,
--spazio a tutte le minoranze (etniche, linguistiche, politiche, etc.) e adesione ai modelli referenziali tradizionali,
--scelte politiche affidate alla societa' civile e deliberazioni assunte esclusivamente dai soliti centri di potere,
--accoglienza in materia di immigrati e chiusura delle frontiere,
--fiducia nel liberoscambio e nell'abbattimento delle dogane e, dall'altra, auspici per il protezionismo.
L'elenco potrebbe allungarsi all'infinito. E non conta se le denominazioni Destra o Sinistra si declinano ora in Liberali/Socialisti, Conservatori/Progressisti, Centro-destra/Centro-sinistra, etc. etc..
In Occidente il metodo democratico e' condiviso da entrambi gli schieramenti e fra il blocco socialista (o socialdemocratico) e quello liberale (o conservatore) e' sempre condivisa -nell'essenza- la Carta Costituzionale.

Avremo modo di soffermarci sulle devianze populiste e sovraniste che spuntano in piu' paesi e soprattutto in Italia, figlie dell'inadeguatezza delle classi dirigenti degli ultimi decenni espresse sia dalla Destra che dalla Sinistra.

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